venerdì 2 novembre 2012

er Moro dopo l'illuminazione (er Moro after lighting ..work in progress.. TARGET -> veganism)

E' iniziato tutto dalla lettura di 
per cercare di armarmi di conoscenze ed aiutare mia madre a combattere il BASTARDO.

In 15 giorni ho appreso infinite informazioni  che mi hanno travolto e come direbbe Simone

"Mi sento pesante e leggero. Pesante perché sono arrivato in piena velocità in questa curva e c'è un muro spesso e alto che blocca la strada; non ho potuto nemmeno frenare, mi ci sono schiantato dentro a tutta velocità. Leggero perché si profila una sfida lunga e difficoltosa, e come tutte le sfide del genere sono quelle che danno senso alla vita, portando momenti di crisi nera e di gioia immensa. La vita mi concede un grande pericolo e una grande opportunità."

Grassi, Simone (2012-05-18). Lo Zen, la Corsa e l'Arte di Vivere con il Cancro (Italian Edition) (Kindle Locations 193-197). Simone Grassi. Kindle Edition. 

Durante la lettura di Lalla facevo ricerche a 360° e tutto di un fiato redigevo appunti, mandavo email, contattavo dottori, tutto per riuscire a procurare delle "armi", tutto per accompagnare mamma in questa salita!

Armi procurate, salita iniziata già da un pò ma recupereremo terreno!

Mentre leggevo e studiavo, scoprivo ed intanto cambiavo, decidevo!

Il cambiamento è WORK IN PROGRESS, giusto il tempo di acquisrie il know how per prendere il via definitivo!

Questo sarà il + grande acquisto di libri e soldi ben spesi degli ultimi 35 anni:
  • Medicina Naturale per Prevenire e Curare il Cancro, Claudio Lalla
  • The China Study, T. Colin Campbell, Thomas M. Campbell 
  • Anticancro - Prevenire e combattere i tumori con le nostre difese naturali, David Servan-Schreiber
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Precisazione per i malpensanti:
non mi illudo che così facendo non sarò colpito dal Cancro in futuro, ma sicuramente abbracciando questo stile di vita do una svolta importante ed è un gesto di protesta che nasce spontaneo dentro di me sulla base di quanto letto.

Cambiamento iniziato dalla Maratona di Connemara e solo ora maturato il germoglio.

Che il mondo intorno a me mi derida non sarà un problema

"Ecco nato il nuovo me, generato e partorito dal me di dieci secondi prima. La stessa persona in tutto e per tutto, esperienze, idee, carattere, ma che deve ripartire da capo."
Grassi, Simone (2012-05-18). Lo Zen, la Corsa e l'Arte di Vivere con il Cancro (Italian Edition) (Kindle Locations 167-168). Simone Grassi. Kindle Edition. 

er Moro ha aperto gli occhi e vuole provare ad aiutare ad aprirli a chi passa di qua!

ps:
-22 a Firenze

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Vegetariani e vegan italiani


Red Ronnie

"L'unico problema che i bambini vegani hanno è che non si ammalano e questo è un dramma per le industrie farmaceutiche. Io ho due figlie, le ho cresciute senza proteine animali, mia madre mi criticava ma loro non si ammalavano mai, a differenza delle figlie di mio fratello. Quanto a me, non prendo un antibiotico da 15 anni". [Corriere della Sera, 24-2-2005]

prof. Umberto Veronesi

"Gli animali vanno rispettati e non uccisi per poi mangiarli. [...] Si tratta di una scelta che ho fatto molto tempo fa, perché sono fermamente convinto che gli uomini non abbiano diritto di provocare la sofferenza e la morte degli altri esseri viventi." [Oggi, 23 ottobre 2002]
"La carne non è indispensabile alla nostra alimentazione, nemmeno durante lo svezzamento: le proteine necessarie al nostro organismo, oltre che nella carne e nei cibi di origine animale, si trovano anche in molti vegetali, come i legumi. E' dunque possibile trarre dal mondo vegetale una dieta ricca e variata capace di fornirci vitamine, proteine, zuccheri e grassi vegetali in modo completo e calibrato. [...] Esistono poi prove scientifiche che questi alimenti, se consumati in quantità sufficiente, permettono anche di evitare alcune carenze e rinforzano la resistenza contro le malattie infettive. I vegetariani, in genere, hanno non soltanto una vita più lunga dei carnivori, ma evitano malattie croniche invalidanti." [Corriere della Sera on-line, 2-7-2004]

Margherita Hack

"A quei medici che dicono che un bambino non può crescere senza carne, dico che io non ho MAI mangiato carne, perché quando sono nata i miei genitori erano già vegetariani. Eppure sono stata campione di salto in alto e lungo, e ora a 79 anni faccio 100 km in bicicletta, gioco a pallavolo e non ho mai avuto malattie serie". (Dichiarazione di Margherita Hack del febbraio 2001)

Moni Ovadia

Parlando della sua scelta vegetariana, dichiara: "E' una scelta etica e dietetica insieme. Io credo che le due cose non possano andare disgiunte. Ho un'impressione vivissima delle sofferenze degli animali. Mi causano un disagio immenso tutte le volte che le penso o ne vengo a conoscenza. E allora cerco in questo modo di coinvolgere me stesso in una scelta etica." [Intervista a OIPA Italia, 2006]

Vegetariani e vegan nella storia



Pitagora (569 a.C. - 475 a.C.)

Noto ai più per le sue scoperte in campo matematico, Pitagora è anche il capostipite (almeno per quanto riguarda l'occidente) del movimento vegetariano. In effetti prima della creazione del neologismo "vegetariano" (avvenuta nel XIX secolo) chi preferiva una dieta senza carne veniva in genere indicato come "Pitagorico".

Leonardo Da Vinci (1452 - 1519)

La sua insaziabile curiosità per il "funzionamento" del mondo fece di lui non solo un artista di grande fama, ma un poliedrico inventore in grado di spaziare dall'aeronautica all'anatomia, dalla balistica all'idraulica. Le origini del vegetarianesimo di Leonardo non sono certe, quello che è fuor di dubbio, dalla documentazione storica, è che Leonardo trascorse tutta la sua vita adulta come vegetariano. Vegetariano "pubblico", oltretutto, rifiutando ostentatamente i piatti di carne offertigli alla mensa dei nobili che lo ospitarono.

Lev Tolstoi (1828 - 1910)

Nel caso di Tolstoi la scelta vegetariana può essere considerata il culmine di una ricerca etica. La sua "conversione" avvenne in età abbastanza avanzata, a 47 anni. I suoi motivi erano al tempo stesso politici (la carne era un alimento di costo proibitivo per i contadini russi del periodo) e squisitamente etici (come testimonia anche il saggio "Il Primo Passo", sui mattatoi del tempo). Tolstoi ottenne il massimo rispetto, come letterato, filosofo e pensatore, da parte degli esponenti culturali di tutto il mondo. E a testimonianza delle sue invidiabili condizioni fisiche dopo il completo abbandono degli alimenti a base di carne, basti sapere che Cesare Lombroso, che ebbe occasione di visitarlo, rimase estremamente colpito dalla forza dell'uomo che, pur di molti anni più anziano di lui, gli dimostrò "sul campo" come la sua prestanza fisica fosse ben superiore a quella del medico che lo visitava.

Dr. John Harvey Kellogg (1860 - 1951)

Nonostante le origini modeste e la tendenza a svenire alla vista del sangue, Kellog divenne ben presto uno dei più famosi chirurghi addominali della propria epoca. Eseguì più di 22.000 operazioni (l'ultima all'età di 84 anni), con una percentuale di successo incredibile, in un periodo in cui le sale operatorie non prevedevano nemmeno l'uso di guanti sterili.
Dedico' la propria esistenza a diffondere l'idea del vegetarianesimo come dieta salutare. A suo dire la sua invidiabile serie di successi non era tanto da attribuire alle sue capacità di chirurgo quanto alla prassi di mettere i propri pazienti sotto stretta dieta vegetariana per parecchie settimane prima e dopo l'intervento. La necessità di convincere i suoi pazienti a venire a patti con tale dieta lo spinse a sperimentare una grande quantità di prodotti alternativi: fu Kellog a produrre per primo il burro di arachidi, vari succedanei della carne (per lo più a base di noci e glutine), e nel 1934 brevettò il primo latte di soia, anche se il suo nome è mondialmente noto principalmente per i corn flakes.

Mohandas 'Mahatma' Gandhi (1869 - 1948)

Fu uno dei più grandi leader nella storia dell'India. Usò la disobbedienza civile, incluse alcune tattiche come il digiuno e la resistenza passiva, allo scopo di ottenere la libertà per il suo popolo.
Gandhi considerava il vegetarismo come un questione morale. Vedeva la vita di un agnello non meno preziosa di quella di un essere umano. Nel suo scritto "La Base Morale del Vegetarismo", affermò, "La grandezza di una nazione e il suo progresso morale possono essere giudicati dal modo in cui vengono trattati gli animali". Per Gandhi, il vegetarismo non era solo un principio religioso, ma una passione cui dedicò tempo ed energia. Scrisse cinque volumi sull'argomento. Nonostante la sua ribellione al vegetarismo per un breve periodo della sua giovinezza, la sua lettura di "Elogio al Vegetarismo" di Henry Salt - un libro che scoprì per caso - lo fece diventare un fervente vegetariano per scelta (non per religione), e in seguito vegano, come riportato nella biografia (Gandhi - La mia vita per la libertà).

10 commenti:

  1. Sai che ti sono vicino in questo periodo, e sono sicuro che tua madre col tuo aiuto e sostegno affronterà a testa alta la salita!
    Niente più miele per colazione pre-gara allora... no, già vegetariani è quasi impossibile per me, vegano un utopia (sempre per me)

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    1. Eh eh gianlù, il miele sarà una delle cose di cui sentirò la mancanza! Stasera gli ho detto addio :'( ma sarà solo questione di nn ricomprarlo!!!

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  2. http://www.ecplanet.com/node/3619
    questo spiega anche perché dibella fu messo al bando — ti sono vicino....

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  3. Zia Franca a 37 anni morì provando la cura Di Bella, rinunciando alla kemio, allora e oggi l'unica arma certa fatta di burro per spegnere quel fuoco maledetto.
    Non è facile trattare certi argomenti quando sei coinvolto in prima persona...

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  4. Caro Mauro, so che saprai affrontare questa situazione difficile nella migliore maniera possibile. Non saprei dirti niente su Di Bella, ma sono sicuro che il diventare vegetariano, e magari vegano ti porta a guadagnare tanto e a dare tanto, non solo dal punto di vista salutistico ma diciamolo, anche da un punto di vista etico, perché è una scelta nella quale guadagnano tutti. E' chiaro che va fatta con criterio, senza trascurare niente...quando vuoi ne parliamo. Ho tantissimo materiale, e anche un libro da regalarti.
    Sappi che ti sono sempre vicino...
    Un abbraccio forte

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  5. @tutti
    Chiarisco la mia posizione dopo il lavoro di ricerca, conclusione elaborata ieri sera/notte mentre correvo:

    esiste la medicina ufficiale esiste l'omeopatia e fitoterapia

    entrambe hanno le loro ragioni ed i loro principi! Il cancro, una volta che ci ha colpito, tutti e due dicono che lo curano, entrambe portano l'acqua al proprio mulino! Però:

    la medicina ufficiale con la kemioterapia hanno determinati risultati e conseguenze; la medicina naturale se utilizzata fin dagli albori della neoplasia ha dimostrato poter neutralizzare ed evitare la devastazione chemioterapica

    Quindi: una volta che si ha il cancro in uno stadio avanzato bisogna utilizzare entrambe per vivere più a lungo e nel miglior modo possibile, convivendo col bastardo ma rilegandolo in un angolino, hai visto mai si intristisce e si suicida?!? :D :D :D

    Alla base di tutto questo, c'è una alimentazione totalmente trasformata per riuscire a lavorare in direzione opposta alla neoplasia e suoi meccanismi!!!

    Secondo me nn è questione di Di Bella o di altra terapia, l'importante è fare di tutto per non venirne colpiti! Una volta che si ha e si scopre, la terapia più efficace dipende dallo stadio della malattia.. Potrebbe bastare il bicarbonato di Di Bella, prodotti naturali affinchè si stimoli la morte programmata delle cellule cancerogene tramite apoptosi, tutto accompagnato da alimentazione mirata,la chemioterapia oggi ha fatto grandi progressi ma è devastante ed i medici non ti dicono che devi potenziare il fisico nel frattempo curando l'alimentazione,tramite integratori ma anche affiancando la chemio con terapie integrative quali l'ipertermia capacitiva profonda riconosciuta dal sistema sanitario nazionale e che è di supporto alla chemio stessa, però nn ti viene detto da nessuno, ma perchè? Perchè nn supportato da statistiche che ne possano garantire l'efficacia, nè le sconsigliano nè le suggeriscono,basta che vendono chemio,perchè è quella che muove infiniti miliardi,chemio supportata dalla ricerca finanziata dalle case farmaceutiche!è un cane che si morde la coda!
    Secondo me la soluzione ci potrebbe anche essere ma non farebbe comodo a nessuno renderla publica!
    Bisogna fare di tutto per starne loontano dal cancro! Il vegeterianesimo, il veganismo sono solamente un punto di partenza ma poi bisogna pensare alle altre infinite fonti da tener distanti! Onde elettromagnetiche, fumo, alchool, etc..

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  6. Mamma mia, difficile argomento.
    Ho perso varie persone per il tumore, a cominciare da mio nonno.
    Per ora altri parenti se la sono cavata con una forma benigna presa in tempo.
    Spero che non succeda mai non tanto a me quanto a chi amo piu' di me; per questo ti capisco.
    Ma non di meno, non riesco neanche ad accettare di dover rinunciare ad un risotto alla pescatora o ad un sarago arrosto.
    Penso che la vita sia troppo breve per viverla come un anacoreta, ma neanche come un epicureo ovviamente.
    Come al solito, "in medio stat virtus" come disse Aristotele, uno che un tantino ce pijava...
    Stammi bene

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    1. vedi Marco:
      so che questa mia decisione sia controcorrente ma nasce spontanea e sento di volerla rispettare!
      Nei 15 giorni in cui facevo ricerche a 360° per mamma, sono venuto a conoscenza di tante di quelle cose e visti tanti di quei filmati che sono stato travolto!!!
      Il veganismo è una reazione a quanto sto passando da 3 anni e vuole essere un segno di ribellione a quanto ci hanno inculcato!!! Ti giuro che non sento nè la mancanza nè la voglia di quanto fino ad ora pensato e mangiato! Ormai son cambiato e nn torno indietro! Lo so, mi conosco!!!

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  7. Infatti Mauro, è una cosa che ti viene così naturale che non la vivi come una rinuncia a qualcosa. In tre anni come vegetariano non mi è mai venuta voglia di mangiare carne o pesce, e anzi, per essere sincero l'idea di mangiare un animale mi fa stare male...
    sai, le mie motivazioni non sono state sicuramente molto diverse dalle tue, ma una volta dentro capisci i vantaggi, non solo per te stesso ma anche per i carnivori , che dovrebbero essere contenti ogni qualvolta che trovano un vegetariano, ma per uno strano ragionamento, si sentono attaccati...A me è capitato tantissime volte, ma devo riconoscere, che una volta che riesci a spiegare le motivazione, i vantaggi, quasi tutti capiscono e anzì, si incuriosiscono.
    Buon riposo, dopo questo lungo di oggi sono stanco morto. Un abbraccio

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    1. ottima disamina la tua!
      ed aggiungo:
      sai che ti dico, come detto nel post, me ne frego che la gente possa deridermi, ora ho aperto gli occhi e chi vuole continuare a tenerli chiusi perchè preferisce farsi abbindolare dal consumismo sfrenato e dai media falsi, problema loro!

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