martedì 31 maggio 2016

Passatore 2016.. un nuovo me

Situazioni di vita che si intrecciano per mescolarsi e dare un senso a tutto quello che vado correndo e vivendo:
Ania, Marco ('mico), Filippo, Monica, Giuseppe, Pino, Andrea, Laurietto, Lorenzo, Marco, Riccardo, Cecca, tutti accomunati dalla passione per la corsa, tutti direttamente o indirettamente inebriati, sfiorati, dalla Magia di Simone e del Connemara.

Ed eccomi qui, per il terzo anno consecutivo in via dei Calzaiuoli, chiacchierando e vivendo in maniera più spensierata gli attimi (ore) che precedono lo start!

Sapevo quello che mi aspettava e sapevo quanto fatto e vado facendo da tre anni. Avevo le idee più chiare, soprattutto dopo l'analisi delle precedenti edizioni, per la consapevolezza scaturente dal vissuto e dalla lettura di Soresi (ancora grazie Marco per avermi regalato il suo libro), che meglio di ogni altra cosa ha saputo amalgamare il tutto e permettermi di inanellare un altro piccolo successo, che su 100km non è mai scontato!

Faceva caldo, più degli altri anni e con Giuseppe si iniziava a delineare un correre assieme che durerà solo 11 km dopo lo start, il ragazzo è molto più bravo di me, è un atleta serio e professionale, sentirlo vicino e dettare la strategia iniziale mi faceva propendere per la sua esperienza e fidarmi di lui! Quando diceva passo, andavo al passo, senza smania o fretta di riprendere a correre e col senno di poi posso dire che il primo decimo di gara è stato forse la chiave di tutta la distanza!

Faceva caldo, tanto caldo, in ogni ristoro mi preoccupavo di bere, bere e bere, ripartendo camminando e terminando il rifornimento on the road, per poi lentamente riprendere a correre (Giuseppe DOCET).

Al 4° km mi fermavo con Giuseppe in una via laterale per una sosta "dovuta" ed in quell'occasione perdevo il contatto visivo di Filippo, che rivedrò solo il giorno dopo a cosa fatta, scoprendo che purtroppo il suo Passatore finiva alla Colla. Davvero dispiaciuto del suo esito, ma fortunatamente aveva già recuperato dalla probabile insolazione accusata. Spero ti riuscirai a prendere la tua rivincita con la faentina, keep rock.

Fiesole era stata ragggiunta lungo la sua salita e sotto un sole cocente, al 12° era già da un pò che nn sentivo il mio compagno di avventura e gridavo <<Giuse' ci sei?>>, ma nessuna risposta arrivava! Cavolo mi dico, cosa gli è successo, perché nn mi ha detto nulla?!? Continuavo a correre, seppur sorpreso di quel cambio di programma e del non avere notizie sull'accaduto, ma sapevo di poter star tranquillo, tanta esperienza e metodo caratterizzano il ragazzo!

La mia corsa continuava solitaria, beh si fa per dire, considerando l'afflusso di gente lungo tutta la gara ma in special modo nella prima metà!

Tanti ricordi mi affiancavano, del 2014 quando Marco si avvicinava in bici nella discesa che avrebbe portato a Borgo San Lorenzo, di Claudio e del suo comparire e scomparire fino alla Colla :)

A differenza degli altri anni, dove ho corso alla cieca, avevo con me l'orologio prestatomi da Marco ('mico) e che Pino ha fatto tornare funzionante sostituendo la batteria. Era uno dei primi Polar di Simone, non aveva GPS ma per quanto mi riguardava era perfetto, mi serviva solo per avere un confronto con i tempi dei punti di passaggio delle due edizioni precedenti (mi ricordavo quello di borgo San Lorenzo e della Colla, ma tanto mi è bastato).
Grazie 'Mico e Pino, avere quest'orologio  è stata una delle motivazioni che mi hanno aiutato a fare bene, ENERGIA made in Simone posava proprio sul mio polso mentre correvo il mio terzo Passatore e nella notte si trasformerà in un amuleto!

31,5 km Borgo San Lorenzo, 3:17:32
Cavolo mi dico, sono arrivato 17' prima l'anno scorso!!!
Mi ero reso conto di non correre veloce, soprattutto in discesa, ma la 50 di Romagna mi aveva fatto propendere per questa scelta, meglio risparmiare i muscoli pensavo; i diversi tratti al passo in prossimità dei punti di ristoro erano stati poi il secondo fattore ad aver aggiunto secondi preziosi, e poi il caldo, il tanto caldo mi aveva fatto preferire risparmiare energie per la notte e prima ancora per la Colla. Dubbioso si, ma consapevole che la gara era tutta da giocare ed a parte qualche pensiero negativo, questo time mi ha dato poi la giusta spinta per proseguire con serenità!

I km verso la Colla scorrevano lenti ma inesorabili, a dispetto di quanto corso fin lì e piu facilmente degli anni precedenti, tutti di corsa a parte i punti ristoro. Mi mettevo a velocità di crociera ed andavo su senza intoppi, sfruttando i suggerimenti di Giuseppe per quanto riguarda il modo di correre sui tornanti, ossia di evitare di tagliare le curve, perché tanto i metri in meno si sarebbero azzerati con i secondi in più per la pendenza, a discapito anche del maggiore lavoro muscolare! Grazie Giuseppe, ho fatto tesoro dei tuoi consigli e messi subito in pratica :)

Già Giuseppe, erano trascorsi una trentina di km e di lui ancora nessuna notizia, ma da li a poco mi sento chiamare ed era lui che correva e viaggiava alla grande, saliva come una gazzella in prossimità del 42° e lo vedevo scomparire tra i tornanti! Da rimanere a bocca aperta!
Aveva avuto una crisi ma l'aveva superata alla grande, non mi aveva detto nulla perché aveva visto che viaggiavo sereno ed ha preferito non distogliermi dal Magic moment. Mentre mi passa al 42° mi fa <<se mi superi al 91° come due anni fa, ti do una crocca dietro la schiena :)>>

48 km Colla di Casaglia, 5:27:17
Poco più di 7' rispetto al 2015 mi avevano ridato morale.
Stavo bene, mi infilo nella tenda del deposito borse ed inizio la ricerca della mia roba!
C'erano le file di borse a seconda del numero di pettorale,  ma della mia nessuna traccia! Anche l'anno scorso capitò lo stesso, ma quasi subito venne trovata dal servizio dell'organizzazione, quest'anno invece trascorreranno ben 7' prima di poter ripartire! 7' nn sono pochi, ragionare col senno di poi non si può, ma penso sia assurdo, solo questo!

Ripartivo dopo aver fatto un rifornimento di liquidi prima della partenza in discesa, senza fretta e facendo slalom tra le macchine accostate ed accodate lungo quei km!
Ripeto quanto detto gli anni passati e quanto va peggiorando anzicheno: si ricorra al senso comune, non si può tollerare la non curanza, ignoranza, menefreghismo, di tutti quelli che se ne infischiano dei regolamenti e che vivono il Passatore dei propri cari da protagonisti,  andando ad ostacolare con i loro modi il normale evolversi di una manifestazione sportiva! VERGOGNA
Chi è il responsabile? Di chi le responsabilità? Non voglio attaccare nessuno, ma in un contesto del genere la colpa non ricade solo sui malfattori, in questo modo il Passatore è a rischio estinzione a mio avviso!

Arrivo al 50° e ripenso a Claudio nel 2014 che prima di lasciarmi mi diceva <<dai che è finita>>, sorridevo e mi apprestavo a gustarmi il mio viaggio notturno!

Stavo bene, e dopo un pò riuscivo a trovare la mia andatura perfetta. Alla Colla avevo cambiato la maglia e messo uno scaldacollo leggero, ma dopo poco lo toglievo, si stava veramente bene,  nè caldo, né freddo, giornata ideale!

Mi ero calato nel surreale, sapevo di star facendo bene ma ancora mancavano una miriade di km, ora l'obiettivo era sbrigarmi ad arrivare ogni volta al ristoro successivo, dove una ripartenza al passo con bicchieri di liquidi mi avrebbe reintrodotto nel segmento successivo.
Analizzando ora i tempi vedo che dalla Colla a Marradi ero passato dai 6'49'' min/Km, ai 6'45", a San Cassiano l'andatura era continuata a scendere e diceva 6'41", a dimostrazione di quanto fossi in accelerazione se consideriamo che tali ritmi sono comprensivi anche dei ristori.
Lungo quei km di progressione il Nirvana s'impadroviva di me: pensavo all'orologio di Simone al polso, trasformatosi in un amuleto, era lui che correva in progressione col suo orologio pensavo e la cosa non mi dispiaceva, anzi, ero contento come un bambino ed un sorriso mi si stampava sulle labbra. Stavo andando alla grande e ne ero conscio!

Ero in totale concentrazione, tutto attorno a me era sfocato, tutto era rallentato, "niente passato, niente futuro, tutto era scomparso"  (da Il ragazzo che cavalcava il vento).

Al 70° in quello stato surreale sorpassavo uno dei tanti Runner,  talmente ero in un'altra realtà che non mi accorgevo fosse Giuseppe. Dopo averlo superato sento "Grande Mauro", per un istante torno alla realtà e senza nemmeno girarmi, talmente ero preso dal gesto atletico, strillavo "no Giuse', cavolo". Giuseppe La gazzella vista smarrire alla Colla, mi diceva che l'assenza di lunghissimi stava presentandogli il conto, e che ormai col suo metodo avrebbe fatto la sua gara fino a Faenza, senza pretendere l'impossibile! Come biasimarlo, ne sa tante il ragazzo e quindi proseguirò per la mia strada incitandolo quanto bastava.

Iniziavo a sentire l'odore della fine ed avevo fretta, l'amuleto Polar mi faceva fare conti a non finire, se fossi riuscito a correre su quei ritmi fino alla fine potevo addirittura sognare di fare l'under 11h e per un paio di km l'ho seriamente considerato. Ad un certo punto però, qualche km prima di Brisighella, l'interno coscia dx si inizia ad indurire troppo e per scongiurare crampi rallentavo di molto, senza andare al passo ma continuando veramente in souplesse. Dentro di me sapevo che se volevo tentare l'under 11, quello doveva essere il modo di continuare fintanto non fossi stato meglio e sentito sicuro di poter riprendere l'accelerazione.
In quei momenti solo la sofferenza di Enzo e mamma mi hanno saputo dare la forza a non mollare ma piuttosto a correre in maniera intelligente. Sono stati loro in quei km ad essermi vicino, ad aiutarmi nella prima vera crisi con cui mi stavo confrontando, il ricordo di loro e della resilienza che hanno dovuto sopportare è stata la chiave per continuare a correre quando tutto mi spingeva ad alternare un pò di passo ma invece no, ancora nn dovevo, ancora avevo qualcosa da dare!

88 km Brisighella, 9:51
L'analisi dei tempi mi dice che gli ultimi 12km avevo diminuito la mia andatura di ben 2'' al km, però ero riuscito ad evitare i crampi ed ero felice di quello; mancavano 12 km e continuavo a fare conteggi con la mia testa. Seppur fosse palese che giammai avrei potuto correre tanta distanza in poco meno di un'ora e dieci compreso un ultimo ristoro, dopo quasi 10 ore di corsa, dentro di me iniziavo ad arrendermi all'idea under 11 e forse pensavo "mi devo accontentare stavolta, rischiare grosso agli ultimi 10 può significare rovinare i precedenti 90".
Era strano, sapevo di aver fatto bene fin lì, sapevo allo stesso tempo che quegli ultimi 10 a tutta mi avrebbero fatto stare ormai 1 o 2 minuti sopra le 11 ore, ma al 92° un nuovo indurimento della coscia mi costringeva stavolta al passo. Nn sapevo che fare, tentare l'intentabile oppure portare a casa un piccolo successo, un PB.
Da una parte c'era Simone che avrebbe optato per la prima opzione, dall'altra c'ero io, mentalmente un pò provato dal rendermi conto di come stessero andando le cose, anzi, iniziavo a rischiare anche il personale se non avessi ripreso a correre! È a quel punto che mi prendo l'ultimo carbogel-pozione e piano piano riprendo a correre. Mi sorpassa una ragazza con la quale ci eravamo sorpassati diverse volte dal km 75, eravamo circa al 95° e le dico bravissima, subito dopo mi affianca e supera un Runner,  spronandomi e suggerendomi uno scatto finale.
Poco dopo il carburante ingurgitato iniziava a dare il suo apporto, l'obiettivo era ora riagguantare entrambi.
Le gambe erano tornate a correre, sempre più veloce, una vera e propria progressione: riagguanto il ragazzo e lo ringrazio per lo sprono di poco prima, e continuavo ad accelerare verso la ragazza, l'affianco e le dico "dai insieme fino alla fine" ma intanto la sorpassavo ed andavo via verso il 99°. Questo pure ad occhi chiusi mi dico!
Ero estasiato, il mio viaggio si apprestava a finire; a differenza degli altri anni non iniziavo a strillare in prossimità della conclusione, estasiato si ma posato e con stile, d'altronde era il mio terzo Passatore e l'adrenalina che ti investe dopo 100km si era fatta più gestibile :)

100 km Faenza, 11:08:48
Vedo la FinishLine, vedo il time che indicava 11:09, forse mi aspettavo qualcosa meno, ma andava bene così, era PB!!!

Al lato della strada sentivo le voci degli amici, Edi venuto dalla Turchia come l'anno scorso, Laurietto suo compagno di merende, Riccardo e Cecca di Cesena: bello condividere quel momento con tutti voi, grazie di cuore.
Ania era lì, e dopo 100km quest'anno un TI AMO spontaneo usciva dalle mie labbra assieme all'abbraccio più atteso da Firenze, dopo 11 ore e 9 minuti.

Un saluto a Lorenzo, che fiero mi mostrava la maglietta della contemporanea gara del sabato in Cesena ed organizzata dall'associazione Simone Grassi assieme alla Virtus. #SimoneEverywhere.

Con calma verrò a sapere che mentre arrivavo Monica e Pino partivano incontro a 'mico per poi concludere con lui secondo i piani!
Ritiro la medaglia, i vini, la maglietta del Trittico appena terminato e mi accomodo su una sedia con Ania a fare da crocerossina :)
Una manciata di minuti potevano bastare e parto verso la splendida locanda Paradiso a solo un km dall'arrivo, km che era diventato un lungo defaticamento, abbracciato a Miss Wolf e condividendo le impressioni a caldo.
La mia 100 non era finita: mi sbrigavo a fare una doccia e me ne tornavo in piazza, in auto stavolta, ad aspettare Marco e Filippo, che solamente alle prime luci dell'alba mi rispondeva al telefono e mi comunicava la debacle.
Ma 'mico, in filo diretto con Monica, tornata alla base dopo un'inutile attesa a qualche km da li, era ormai in dirittura di arrivo e per nulla al mondo mi sarei perso l'arrivo del nuovo CENTISTA!!!

Ed eccolo arrivare sprintando, la felicità fatta persona! Il suo Passatore era cosa fatta ormai, aveva raggiunto il suo obiettivo e poco importava il time finale! Si è goduto il viaggio in nome di Simone e con Simone vicino al cuore!

EPILOGO
Ecco Simo', lo vedi si che hai combinato, hai messo su una fabbrica di centisti, tutti che corrono col tuo faccione sulla schiena, a testimoniare che il tuo Passatore lo stai continuando a correre, con noi come mezzo e la tua Magia a fare da compagna silente ma concreta. Ormai una maglia ufficiale ASG per chi corre con te nel cuore e nella mente.. eh caro mio, te lo dissi che ne avresti corse ancora ma nemmeno io pensavo così tante e con diverse gambe, solo tu potevi riuscire in tutto ciò! Continua a correre Simo, continua e non ti fermare più!

GO Simone GO

#imieiangeliconme
#TritticoDiRomagna
#Passatore2016

domenica 29 maggio 2016

Passatore 2016: magia, amicizia, correre.. tanto correre

Weekend magico quello appena trascorso, dove persone di ogni dove si incontrano uniti dalla passione comune per la corsa, la condivisione di un amico speciale e la voglia di vivere il Passatore in prima persona, da esordiente e non, e da spettatore!
Per chi nel 2012 era in Connemara, sotto la guida ed organizzazione di Sìmone, si è trattato di continuare quella magia, con sempre lui, Simone, a far da timoniere, seppur da "remoto"! Per gli altri si è trattato di percepire quanto la magia di Connemara 2012 ha significato per tutti noi, quella stessa magia che ha visto il sottoscritto fare il tris di Passatore in 3 anni e che ha visto l'esordio di Marco da Dublino, ora centista a tutti gli effetti!
Il mio terzo Passatore è stato il mettere in pratica quanto le due edizioni precedenti mi hanno insegnato, più i suggerimenti peovenienti dalla lettura di "Il ragazzo che cavalcava il vento" di Leonardo Soresi, piu trasformare l'energia derivante dalla magia e dai miei angeli che hanno accompagnato i miei 100km, ancora una volta!
Potrei parlare in dettaglio tecnico del mio Passatore e forse lo farò, ma per ora mi godo il terzo PB in tre anni, dove quanto sopra esposto ne è stato l'artefice!
Grazie ragazzi, è stato qualcosa di bello quanto vissuto, unico!
#GOSimoneGO 

mercoledì 25 maggio 2016

Passatore 2016: 2014 e 2015 a confronto

Ho deciso di dettagliare in termini cronometrici i miei due precedenti, così da avere un quadro migliore di quello che in prima persona ho vissuto, sperando mi possa dare suggerimenti utili in vista del tris di questo sabato!
Spero anche e soprattutto di dare consigli utili a chi è all'esordio sulla Faentina, se avessi trovato un post come questo 3 giorni prima della gara del 2014, sarei stato ultra felice e forse sarei stato meno spaesato! Mah... 
Che dire, ci siamo, ancora una volta ci siamo!

GO Simone GO


#imieiangeliconme #ASG #TritticoDiRomagna

lunedì 16 maggio 2016

Passatore 2016: prologo

Il countdown è iniziato, ancora 10 giorni e Passatore sarà! 

Questa 100 non era prevista, tantomeno cercata, ma come l'anno scorso mi sono ritrovato ad optare più facilmente per il sì, piuttosto che per il no, anche se la decisione di iscrivermi è arrivata solamente dopo la delusione irlandese di quest'anno! 

Le edizioni 2014 e 2015 mi hanno dato tanto in termini di consapevolezza dei miei mezzi, ed assieme ai tanti mesi di preparazione fisica e mentale hanno forgiato il mio corpo al punto tale da trasformarmi in un ultramaratoneta senza che me ne rendessi conto.

Ultramarathoner significa colui che supera la distanza della Maratona di corsa e dopo questi 3 anni penso sia un'etichetta più che meritata, anche se ancora oggi fa strano vedermi appartenere a questa categoria! Quest'anno come l'anno scorso arrivo alla Start line con meno km sulle gambe rispetto al 2014 ma anche del 2015, con il PB nella maratona di Verona, con i seppur di poco PB nella Strasimeno e 50 di Romagna ma anche con il ritiro al 55° km nella Connemarathon. 

 Mai avrei pensato di trovarmi a fare tre volte consecutivamente 100km ed invece ancora 10 giorni e la magia si ripeterà!Grande ruolo ha avuto nella mia propensione a ripetermi, la partecipazione ed esordio dell'amico Marco, romagnolo DOC ormai dublinese acquisito, conosciuto nel 2012 in occasione della Magia di Connemara 2012, magia che ha permesso e che permetterà il nostro poter tagliare il traguardo in Faenza, col ricordo di Simone nel cuore lungo quei 100km e la sua reale spinta motivazionale! 

Ancora una volta la faentina sarà teatro del mio stare coi miei angeli. 

Il tunnel immaginario sta chiudendo la sua calotta, operazione che proseguirà lungo questi 10 giorni rimanenti così da lasciarmi al mio viaggio in un contesto surreale dove tutto risuona ovattato e dove solo il rumore dei passi, il respiro, il battito del cuore, il vociferare dei compagni di viaggio, mi ricorderanno quanto è preziosa la vita e la fortuna di viverla! 

 Un anno fa tagliavo il traguardo e chiedevo ad Ania di diventare mia moglie, a distanza di un anno quest'oggi abbiamo inviato le partecipazioni: #correreelamiavita ed Ania dev'esserne parte integrante!

martedì 3 maggio 2016

"Il ragazzo che cavalcava il vento"

E poi Marco, un ragazzo conosciuto lungo il primo Passatore del 2014, da allora rimasti in contatto, mi regalava il libro di Leonardo Soresi, il primo italiano ad aver portato a termine la Western States Endurance Run, la 100 miglia più importante del mondo tra le montagne della Sierra Nevada, ed accende in me una carica, un'energia che non ha precedenti! A poco più di tre settimane dalla mia terza 100km lungo la faentina è la svolta, quello che mi serviva!

Dopo la 50 di Romagna chiusa con il PB di poco più di minuto, ho dovuto fare Mea culpa per i km in discesa a tutto gas che hanno lasciato il segno, costringendomi a 6 giorni di stop per evitare il peggio e che mi hanno costretto ad un bagno di umiltà per tornare in carreggiata.

Ho divorato questo libro, nel mio pellegrinare ogni giorno da Monterotondo a Garbatella per recarmi a lavoro.

Il libro è scorrevolissimo, e tratta degli indios Tarahumara e del rarahipa, rito iniziatorio in cui i partecipanti devono calciare una palla lungo le strette gole del Barranca, canyon fatto di impervi e riarsi tornanti, per poi continuare a calciare e correre ad inseguire la palla fintanto non cadono a terra tutti i concorrenti, tranne uno, che verrà proclamato vincitore.
Questa competizione sarà per Javier, il sedicenne protagonista, l'entrata nella vita adulta, che lo vedrà varcare il confine degli Stati Uniti da clandestino, per tentare di accendere i riflettori dell'opinione pubblica sulla dura realtà che viveva il suo popolo, nella sua terra, alle prese coi narcotrafficanti ed il sistema corrotto per far si che le cose non cambiassero!

Questo libro mi ha trasmesso talmente tanto, che mi sono commosso due volte ed ogni volta che rivivo alcune delle sue pagine, il cuore s'intenerisce e gli occhi mi diventano lucidi.

Ho vissuto da vicino quanto provato dal ragazzo, alcune sensazioni mi hanno rimandato alla Magia vissuta lungo la faentina per ben due volte, mi sono riconosciuto in molti dei ragionamenti e delle vicissitudini di Javier, seppur con le dovute differenze!

Suggerisco spassionatamente questa lettura, per chi come me fa della corsa uno stile di vita, il mezzo con il quale continuare ad sentire vicino chi non c'è più, il gesto più sano e naturale che il corpo umano possa compiere!

Immagino questo libro prodotto da una casa cinematografica, a mio avviso farebbe il record di incassi in tutto il mondo, talmente tratta di valori importanti, quali l'amore per la propria terra, gente, famiglia, donna e tutto col sottofondo del gesto atletico lungo luoghi incantevoli, a tu per tu col proprio io e natura!

Leggetelo non ve ne pentirete, parola d'er Moro ; )