mercoledì 26 aprile 2017

Magia e statistica




MAGIA
Quando per sei anni continui a ripetere un rito, significa che quell'evento ha significato tanto per la tua vita e che non basterà mai la riconoscenza che gli dimostri per rendergli il giusto merito.

STATISTICA
La mia sesta Connemara, la mia terza ultra finita dopo il fattaccio dell'anno scorso, dice 5:58:15, 41/193, che confrontato alla 36/164 posizione del 2015 con il 5:52:19, sembrerebbe un PB mancato (e ad onor del vero lo è), ma andando a fare calcoli più approfonditi succede che la statistica ti premia e ti accorgi che quest'anno su 100  partecipanti occupi la posizione numero 21.2435233161 a dispetto della numero 21.9512195122 ❤ e tanto basta a farmi considerare comunque un successo il mio correre! (strani gli ultramarathoners eh?!?)

MAGIA
Una tastiera, un pianista, una camera con poltrone, una trentina di ospiti, sei lettori, un libro, un presentatore: il pianista inizia la sua musica, per occasioni come queste pensata, ed il presentatore recita

"... turning back to ocean water 
I will again 

Be one with your same drop.

There will be no need to hold hands. 

I know now

When the times come 

I'll close my eyes 

Without any more fear."

La lettura della versione inglese del libro di Simone aveva luogo per la prima volta in un contesto di stima e rispetto per quanto la sua persona continua ad insegnare a tutti noi; una manciata di capitoli inframezzati da musica suonata direttamente col cuore e per mezzo delle mani di Christian, creavano un'atmosfera che solo chi vive ed ha vissuto la Magia di Connemara può realmente percepire.

STATISTICA 
Tante (troppe) le Guinness bevute, che quest'anno sono state oggetto del tentativo di sabotaggio di Marco 😂 che per cercare di guadagnare una posizione nella classifica finale degli ultramarathoners, ha cercato di giocarsi la carta "er Moro ubriaco" e che veramente per poco non ci è riuscito! Ancora grazie Mico, tu e l'ospitalità di Brona sono qualcosa di raro! Il viaggio a Galway, con il passaggio in macchina della dolcissima Rachel, mi vedeva vomitare su un lato dell'autostrada il mix alcolico della serata di benvenuto al Lanigans pub in Dublin, dove una serata di festa in stile ASG ha preso forma!

MAGIA
Mia moglie,  Ania, alla sua terza partecipazione alla mezzamaratona, come me porta a casa un piccolo successo: finire la sua Connemara senza praticamente essersi mai allenata, complice una vita italiana con pochi momenti liberi. Incontrarla a 5km dalla fine, con Renato e Nerio che per qualche km sono stati suoi compagni di viaggio, mi ha dato l'energia che serviva per concludere in accelerazione le mie fatiche. TI AMO MISIA, proud of you ❤❤❤



Ecco, questa è stata la mia sesta storia consecutiva nel Connemara, queste le persone, ma tante altre (Valeria, Jenny...) che ne fanno parte da tanti anni, con le stesse motivazioni: far tornare a vivere Simone nella sua Connemara, che tanto ha amato e gli ha regalato emozioni uniche!

Quella strada, quella brughiera, quel cielo, le pecore lungo il percorso, il lago, tutto quanto è pregno di ricordi, di momenti, di gioie, di difficoltà.. d'amore per una persona che troppo presto ci è stata portata via, ma che dal 2012 portiamo nei nostri cuori ovunque per poi fargli vivere tutti assieme la sua Connemara, e continuare quanto aveva iniziato, la raccolta fondi per Cancer care West, quest'anno location per la lettura del libro, dove Sharon dava il benvenuto a tutta la ASG.

A distanza di 5 anni, stessa scena: stavolta mi voltavo per salutare Renato Grassi 

#onceagain #GOSimoneGO #imieiangeliconme 


Un grande abbraccio a  Sławek e Trevor, per la loro ospitalità in Dublino al ritorno dalle emozioni nel Connemara, un piacere ritrovarvi a distanza di 8 mesi.

martedì 18 aprile 2017

Post progresso: piana reatina, tanto piana quanto bellina (licenza poetica)

Metti 2:39' corsi in un contesto da favola, lontano da smog, confusione, con le montagne circostanti la piana reatina a far da spettatori e dove il giudice Terminillo assisteva alle fatiche di una manciata di runners alle prese con una pasquetta diversa; aggiungi un lunedì di oltre 31 km corsi a 5' 01'' con un finale in crescendo e senza troppe sofferenze, più una giornata spettacolare trascorsa con le persone care a Colle Aluffi, dove un servizio buffet di prelibatezze ha saputo reintegrare più del dovuto quanto perso e bruciato col gesto atletico e così la cornice va a racchiudere una giornata ben riuscita di sport, famiglia e relax!

Della gara che dire: bella e ben organizzata.
So di andare controcorrente per chi vuole e si aspetta ristori rifornitissimi, segnalazioni del percorso con indicazioni fluorescenti e gente che applaude a più non posso, ma per quanto mi riguarda c'era l'essenziale, quanto bastava a farti godere un piccolo viaggio nella natura e dentro se stessi ovviamente!
Partenza a ridosso dell'azienda agricola Valle Santa, vedeva il suo tracciato avere qualche km su sterrato, per poi continuare su quelli che a mio avviso sono una meraviglia per chi pratica running, km di pista ciclabile spalmati in un contesto da favola, dove il silenzio della natura era la musica perfetta per la colonna sonora dell'evento.

3 giri, il primo di km 10,4 e poi due da 10,6 vedevano svariati runners incontrarsi allo start per poi scemare lungo il percorso, considerando che le distanze da coprire erano molteplici.
Partivo guardingo, riconoscevo alcune facce ma non volevo lasciar dettare i ritmi a chi preferisce partire subito ad un andatura stabilita, nessun riscaldamento fatto mi faceva preferire procedere con prudenza, oltre 31 km, seppur in piano, non sono una distanza a cui mancare di rispetto, soprattutto in una giornata di sole, sole e sole 😊
Lungo il percorso pensavo a correre semplice, senza strafare e lasciando che fossero il corpo e l'atmosfera a trovare il ritmo dei 5'/km senza troppo patire, d'altra parte domenica prossima me ne aspettano oltre 63 nel Connemara, totalmente opposti per altimetria, location e meteo,  quindi meglio non strafare e volare bassi!

Non è stata la prima volta che correvo nella piana, ma sicuramente è stata quella dove ho saputo meglio correre e godermela, se fossero stati 42 anziché 31,8 (GPS) non credo sarei riuscito a rimanere costante coi ritmi, ma col senno di poi inutile ragionare, quindi mi porto a casa un gran bell'allenamento e tanto mi basta in vista delle prossime fatiche!

giovedì 13 aprile 2017

-43, ogni volta una nuova Magia

È impressionante quanto il Blog ed i post che hanno accompagnato il mio correre, dal primo Passatore ad oggi, mi diano la serenità in vista della quarta fatica consecutiva lungo la faentina.
I tempi parziali delle frazioni e l'andatura tenuta, i tempi totali, le crisi avute ed il modo per superarle, insomma sembra tutto già affrontato e risolto, ma nonostante questo il VIAGGIO è sempre tanta emozione e mistero!
Mistero perché l'imprevisto può essere qualsiasi, così come la nostra reazione in una determinata circostanza; ci scopriamo continuamente lungo quei 100Km ed ogni volta è una nuova magia!
Il metodo lo sto affinando e le prossime fatiche nel Connemara daranno un ottimo feedback circa lo stato di forma e quanto finora fatto.
Un grosso aiuto a non preoccuparmi su come allenarmi me lo sta dando l'amico Giuseppe, mi limito a cercare di rispettare la sua tabella calandola nel quotidiano, vedremo se questo approccio darà i suoi frutti, se così non sarà, potrò dire ci ho provato e questo è importante, consapevole di non appartenere alla categoria dei Top Runner ma degli ottimi AMATORI

Stay tuned

lunedì 10 aprile 2017

Maratona rivelatrice

Scendere sotto le 3:30 è un obiettivo costante ma il riuscirci è sempre molto variabile 😊

Torno da Russi assolutamente non dispiaciuto, tantomeno disperato: i conti si fanno a Faenza, i 100 sono altro discorso per chi come me si accontenterebbe solamente di arrivare per il quarto anno consecutivo, se poi è PB ancora meglio e se dovesse accadere il miracolo under 11, beh, sarei estasiato!

Torniamo al Lamone:
Dopo l'irreprensibile ospitalità di casa Bartolini, la visita di Laura&Family, la scappata al cimitero da Simone, l'affettuoso saluto a Rina e Renato, domenica mattina alle 5:30 aprivo gli occhi e mi appropinquavo a raggiungere Russi; sarò il primo, almeno tra gli arrivati pregara 😂 ed in tutta tranquillità svolgevo le pratiche di rito. Bello ritrovarsi in una piazza al mattino coperta di nebbia e vedere la gente arrivare e gli organizzatori far nascere la 41^ edizione.

Incontro Lorenzo presso lo Stand della 100KM DEL PASSATORE e scambieremo due chiacchiere, nessuna fretta, avevo la macchina pressoché allo start e mi stavo godendo il pregara; da li a breve iniziavo la vestizione e quando mancavano neanche 30' mi avviavo ad un warm up veramente easy ed a 5' dallo start mi appaiavo tra le prime righe ma con l'accortezza di non farmi trascinare via da chi era endorfinicamente troppo carico.

SBANG PARTITI

5'02'', 4'57'', 4'56'', 4'54'', 4'55'', 5', 4'53'', 4'50'', 4'57'', 4'52''

Attorno al km 3 mi affiancava l'amico Marco, ci si vede poco col ragazzo, e sempre di corsa 😁 ma sarebbe bello coltivare meglio la nostra amicizia.
Era lì volenteroso di provare a scendere sotto le 3:30 ed era gasatissimo, sapevo essere ad una media perfetta e vederlo accelerare ancora mi faceva desistere subito dal seguire la sua eccitazione allorché gli dico "vai, vai oggi è la tua giornata", speranzoso sapesse il fatto suo!

Di fronte a me durante i primi 10 km, a 100 metri stavano i palloncini delle 3:30 ed assieme a loro anche Roberto, pacer delle 3:45 conosciuto nel corso degli ultimi anni durante le tante trasferte e ultra, stavolta si adoperava come pacer ma il vederlo perennemente assieme al gruppo delle 3:30 mi infastidiva!Se vuoi fare da lepre è assurdo che al km 10 sei con quelli del gruppo prima di te, un inesperto ci lascia le penne a seguirti: essere un palloncino significa calarsi nei panni di guida e non dev'essere una scusa per migliorare il proprio time, per me è così!!!
Lungi da me l'idea di seguire quei ragazzi, l'andatura sarebbe stata regolata da me e dalla giornata.
Al km 10 li affiancavo e superavo, infastidito dalla loro andatura un pó troppo allegra fino a quel momento, da lì in poi continuavo a correre sempre con attorno un ragazzo, avevamo lo stesso passo ma ai ristori non mi sono mai fermato e lo superavo per poi farmi riagguantare e superare, stava correndo troppo e non avevo nessuna intenzione di intraprendere una battaglia, era ancora presto, troppo presto. Lo lascio andare ma al ristoro del km 20 lo superavo e non riuscirà più a riprendermi, penso che alla fine sia giunto o poco prima o poco dopo, non so, ma è stato un piacere quel correre vicini per una decina di km.

4'59'', 5'01'', 5'02'', 4'58'', 4'56'', 4'59'', 4'56'', 4'54'', 4'55'', 4'56''

I km scorrevano semplicemente e la respirazione quasi sempre leggera iniziava a richiedere un pó più di supporto d'ossigeno, quando me ne accorgevo tentavo di rallentare ma poi erano le gambe a dettare l'andatura.

La nebbia della partenza era ormai svanita ed una giornata di sole si apprestava a fare da scenario, tutavia non ho mai sofferto troppo il caldo, stavo perfettamente.

4'59'', 4'52'', 4'53'', 4'54'', 5'01'', 5'05'', 4'57'',
4'52'', 5'06'', 5'05''

Col senno di poi posso dire che già in questa decina si intravedeva irregolarità nell'andatura, segno che iniziavo a correre con meno facilità e da lì a breve i nodi vennero al pettine!

Attorno al km 30 scorgevo la sagoma del Marco spavaldo della partenza 😆, lo affiancavo consapevole che ero cotto ma lui era in condizioni peggiori ed anziché darsi una mano a vicenda nell'ultima dozzina di km, mi dice che al ristoro si sarebbe fermato per bere, vabbè mi dico, daje Maure' te tocca fa da solo! 😬
5'04'', 5'12'', 5'10'', 5'23'', 5'32'', 5'46'', 6'11'',
5'56'', 6'17'', 6'35'', 6' 24'", 5'20'', e gli ultimi 2'42''.

Da li a breve si sarebbe corso su sterrato e puntuale arrivava il decadimento dietro l'angolo!

Al km 41 avevo attorno a me un runner accerchiato da accompagnatori in bicicletta intenti a spronarlo, fu allora che ebbi una reazione nervosa ed iniziai a strillare il nome di quel ragazzo, spronandolo a correre quell'ultimo km, e quella rabbia mi aiutò ad intraprendere un'accelerazione disperata che per poco non scatena crampi, fino alla fine!

La mia gara n.200 dice 3:40:11 ma lascia comunque buone sensazioni, non ho mai camminato, nemmeno ai ristori e se forse fossi stato più accorto lungo i primi 30, chissà, forse avrei potuto limare qualche minuto ma giammai sarei sceso sotto i 210'.

Incontrato Filippo fresco come una rosa alla fine e già cambiato... tRop Runner 😉
Talmente eravamo freschi che nemmeno una foto ricordo 😂

Per il Passatore ho anche trovato la chiave di lettura di questo risultato:

nel 2015 ci misi 3:31:1 ed al Passatore 11:15
nel 2016 3:37:48 ed a Faenza 11:09...
Quest'anno 3:40, a buon intenditor 😉 tutto fa morale 😂😂😂

Con questa maratona abbasso di 1'' la media di sempre e tanto mi basta per vederla un successo, comunque!

Fin'ora è come se avessi corso 15gg 7h 29' 6'' coprendo 4154,049 km ad una media di 5'18'' 😉 tutto fa morale!