mercoledì 25 aprile 2018

Connemara 2018.. Associazione Simone Grassi - ASG.. #onceagain

Ed al 42° il rito
Pinta di Guinness
prendeva forma e
quest'anno lo onoravo anch'io 
Questa foto racchiude il significato di questa ennesima Connemara story nel nome di ASG.

La mia 7^ volta nel Connemara, la 4^ di Ania ed ogni volta una differente storia, nuova esperienza e nuove amicizie.

#onceagain 
In ricordo e per continuare a far vivere quanto Simone ha lasciato in quest'area ad ovest di Irlanda.

#onceagain 
Anche quest'anno la charity è andata alla grande, target strasuperato 3,162Eur (105% of target!) , Cancer Care West ringrazia.

Al mattino di domenica mi apprestavo a fare colazione nello splendido B&B The Stop, un pluripremiato B&B in quel di Galway, con Ania scelto in diversi anni; assieme a me c'era Justine, conosciuto in quel momento, anche lui si  adoperava per poi raggiungere The Cathedral e mi  offrirà anche un passaggio con la sua auto, che accettavo volentieri piuttosto che aggiungere km sotto una pioggerellina fastidiosa fin dal mattino.

Prendiamo il primo Pullman diretto a Maam Cross, ma ero un po' dispiaciuto non aver visto Marco e Rui salire 🤔 vabbè mi dico, ognuno di noi sapeva cosa fare, e dove andare, l'avrei rivisti all'hotel raduno, e così è stato.

Con Justine l'irlansese iniziavamo uno scambio di chiacchiere tipico dei podisti/ultramarathoners in procinto di iniziare l'ennesimo viaggio. Bello vedere che al nome di Simone Grassi e della storia ASG, uno sguardo di ammirazione si delineava sul suo viso, sapeva di Simone, delle sue vittorie nel Connemara e con enorme rispetto mi ascoltava raccontargli di quanto da lui iniziato nel 2012 e che tutt'ora vive per mano di lui.

Quest'anno la mia Ultramaratona doveva essere un allenamento nel vero senso della parola. Dopo i problemi di sciatica prima e borsite poi, la forma latita ad emergere e domenica scorsa correvo la 50 km del Centro d'Italia a Rieti, ero quindi conscio dei miei mezzi e delle mie possibilità, stavolta dovevo fare una corsa di testa ed umile soprattutto.

Durante la vestizione ed i preparativi di rito ritrovavo Marco e Rui, avevano preso il Pullman dopo il mio, come immaginavo. Dopo un po' mi riconosceva anche un altro Marco, un ragazzo abruzzese che vive in Galway, incontrato nell'edizione del 2016, quella del ritiro al 54° km. Scoprirò che anche lui al 42° diceva che poteva bastare correre in quell'inferno di freddo, pioggia e vento.

#onceagain
Alle 8:55 eravamo in zona startline tutti e quattro insieme e ci accingevamo ad iniziare la nostra ennesima ULTRA.

Il meteo non prometteva niente di buono ma stavolta ero vestito bene ed avevo lo zainetto in caso avessi caldo, cosa che sfrutterò un paio di volte lungo il viaggio.

Partiti, Marco e Rui davanti a fare il ritmo ed io e Marco P. subito dietro a chiacchierare. Poco dopo faccio a Marco: "Ma che vanno di fretta?" Senza riscaldamento iniziare da subito a 5'50'' mi faceva avvertire dei fastidi dietro il polpaccio sx, fortunatamente scomparsi dopo i primi 6-7 km.
Ok mi ero riscaldato e con Marco riprendevamo i due compagni di viaggio di fronte a noi, nel frattempo dopo 1h spaccata passavamo i 10 km e continuavamo il nostro correre affiancati, che a causa di pit stop forzati da parte di Marco, il mio iniziare a correre con ritrovata facilità e la refreshment zone del 10° miglio, mi portavano a correre un po' in solitudine fino a 2-3 km dall'appuntamento al pub.
Passavo al 21° in 2:01, a dimostrazione che la mia andatura era aumentata dal 10° km, ma ora a 3 km dal pub mi vedevo raggiungere da Rui, che si appropinquava ad anticipare un po' i tempi, andando a far preparare tre pinte di Guinness, è bravo il ragazzo e corre con semplicità sublime. Stavo pagando un po' di stanchezza e mentalmente sapevo che al pub mi sarei fermato ad aspettare Marco, ed invece mi sento tastare un attimo dopo, era lui ed ormai mancava 1km all'apppuntamento con la birra, allorché mi son fatto forza per rimanere attaccato al suo tubo di scappamento e dopo breve ci siam fermati .
In quel frangente arrivava anche l'altro Marco, assieme a lui la moglie Luigia, che lo aspettava per accompagnarlo nell'ultima mezza.
Mai bevuta una pinta così buona, era gustosissima. Saremo stati fermi neanche 10', dopodiché riprendevamo il nostro correre su per Leenaun Wall, la prima delle due dure salite!
Marco e Luigia a fare da apripista, salivano che era una bellezza vederli, appresso Rui e Thiago, poi Marco ed Io, ma poco dopo partiti ero costretto a camminare, sarà stata la pinta, sarà stata la salita, saranno stati i 42km corsi fin lì, ma la fame si impadroniva di me, ma non avevo né barrette, né niente, però ad un certo punto un angelo è venuto in mio aiuto: un ultramarathoner mi affiancava e chiedeva se avessi bisogno di qualcosa, e nel chiedergli uno snack si adoperava per darmi uno dei suoi😍 la solidarietà del Runner di lunga distanza... lo ringraziavo a non finire e poco dopo un altro angelo mi donava due biscotti a ridosso della refreshent zone del 29° miglio! Avevo ripreso a correre da qualche minuto e quando un terzo angelo mi si affiacava e donava il terzo snack, la crisi e la salita terminavano ed io riacquistavo forze ed aumentavo l'andatura!!!
Ora l'obiettivo era riagganciare i miei compagni di birra, dopo un Black out di 2-3 km.
Avevo ripreso a correre bene e cercavo di scorgere la maglia arancione di Marco, tra una curva ed un'altra e ad un certo punto è comparso di fronte a me. Sarà stato il miglio 30 quando lo sorpassavo e spronavo a starmi dietro, ma ora era il suo turno, la sua crisi e continuavo dritto.
Marco, che come me viene da un periodo di pochi km ma pur di non mancare, non ha esitato un attimo a presentarsi alla startline. Grande 'mico!!!

Poco dopo scorgo di fronte a me le sagome di Thiago e Rui, al passo sulla hell of the west ed allora decidevo si unirmi a loro, intenzionato ad aspettare Marco, tanto sapevo che era solo questione di minuti .
Così è stato e dopo poco finalmente arrivava, ci riprendeva ed allora reiniziavamo tutti a correre, vicini  nelle ultime miglia intenzionati a finire assieme il nostro viaggio.
Lo speaker iniziava a sentirsi ma l'arrivo dopo 63.3 km non arrivava mai... 😊
Finivamo tutti assieme, come era giusto che fosse, io, Marco, Rui e Thiago... l'altro Marco era sicuramente arrivato ed infatti impiegava 6:30 per tagliare la finish line.
NB:Il ragazzo solo domenica scorsa correva Boston in un contesto meteo che ha fatto piazza pulita tra i Top Runners e che ha fatto emergere la resilienza dell'amatore di lunga distanza.

All'arrivo Ania, Gianluca&Silvana erano al traguardo ad aspettarci, in condizioni meteo non ideali, la loro Connemara era cosa fatta #onceagain #AmoIlMioWolf

Che altro aggiungere, beh posso riprendere quanto Simone scriveva/commentava nel post del 2012 sul mio blog:
"il solo fatto di esserci, li in quel momento, con chi è riuscito a venire per stare insieme, in quel posto magnifico che ci ha regalato un'altra giornata splendida ... bene in queste giornate, non c'è bisogno di dire nulla, una volta che ce le siamo vissute attimo per attimo, abbiamo avuto tutto quello che potevamo chiedere"!!!

Gran bell'allenamento in vista del Passatore 2018... si perché arrivavo nel Connemara con mille dubbi ed invece le quasi 7 ore di corsa mi dicono che una, solo una piccolissima possibilità dell'under 11 esiste ed allora farò di tutto ad un mese all'appuntamento per non far spegnere questa speranza.


GO Simone GO









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