domenica 28 maggio 2017

Il Passatore: cronistoria di una consolante certezza

Continua dalla fine
Ed anche questo post del Passatore è stato scritto, è stata dura quasi come sulla faentina. 
Un'attenta ricostruzione di quello che è stato mi da molte indicazioni però e mi dice che il quinto s'ha da fare!!!
Quest'anno sono arrivato a Faenza con il solo correre ma se voglio migliorare dovrò curare anche la forza, allora sì che potrò dire la mia!

#imieiangeliconme stavolta non sono serviti per il PB ma per darmi la forza ed il coraggio affinché riuscissi a chiudere il mio quarto Passatore comunque sotto le 12, sono loro la mia consolante certezza!
Se sei curioso ed hai 10' ti racconto la mia quarta 100 km del Passatore, mettiti comodo.

PREGARA
Come due attori in camerino, le ore antecedenti la gara vedevano me e Giuseppe appropinquarci in totale relax alla fase vestizione e preperativi di rito, dopo il pranzo con Ania, in quel della mensa a ridosso del deposito borse, al riparo dal caldo che già dalle prime ore del mattino si faceva minaccioso, fino alle 14:40 quando finalmente si andava in scena.

Il pettorale 109 mi permetteva di entrare in prima griglia (cose che succedono quando hai amici nell'organizzazione e ti vogliono bene 😊 è Lorenzo?!?), e d'accordo con Giuseppe mi appaiavo nelle ultime righe a ridosso della seconda; dopo un pó scorgevo Filippo che invece era in prima fila della griglia dopo, tutto era pronto: a 10' dallo start mi raggiungeva Ania al lato della zona partenza e sarà quanto mancava perché fosse tutto perfetto per il mio quarto Passatore!

..5 4 3 2 1 PARTITI
Faceva caldo, tanto caldo e già durante il ritiro del pettorale, sotto il sole, mi ero accorto che sarebbe stata dura, ma lo stare al fresco con Giuseppe mi aveva tranquillizzato un pó e ridato buone sensazioni. Si era partiti e fin da subito ho cercato di correre semplice, pronto a vedere i tempi dei punti di passaggio e confrontarli con quanto avevo previsto, con umiltà ma con tutta l'intenzione di provarci per tentare l'under 11.

Ancora non eravamo alla salita che porta a Fiesole che mi sentivo chiamare da Roberto, conosciuto durante diverse ultra e maratone sparse qua e la per l'Italia, lo saluto e mi apprestavo a tenerlo d'occhio, conosco il suo correre e non perderlo di vista mi dava indicazioni sul nostro stato di forma e modo di interpretare la gara, ed il suo tagliare i tornanti fin da subito, a dispetto di una maggiore pendenza rispetto alla lunghezza più corta, mi faceva preferire il non seguirne le gesta, era ancora troppo presto, mancavano infiniti km e sotto quel sole meglio risparmiare le energie!
Nello stesso frangente vedo Tiziana Bini, brava brava, incontrata più volte in maratone o lunghe distanze a Rieti ed il suo incedere mi faceva subito capire che sapeva il fatto suo e l'avrebbe dimostrato, la gara era lunga e chissà, l'avrei potuta reincontrare!

Sempre lungo quei primi km di salita, farò altri due incontri: mi affiancava un runner e riconosceva la maglia ASG, mi chiedeva di Simone e diceva di aver acquistato e letto il suo libro, chiedendomi se l'aveva veramente scritto lui, allorché con estremo piacere gli comunicavo "si, tutto di suo pugno"! Sempre bello ricevere certi apprezzamenti, a testimonianza che il lavoro ASG non è vano!

I km scorrevano lentamente, decidevo di alternare un pó di passo già nelle prime salite, il caldo mi stava sfiancando più dell'anno scorso e preferivo essere cauto, la prima tappa era a 31,5 km ed avevo previsto 3:20, i primi 15 li avevo corsi in 1:40, dovevo riuscire a fare lo stesso fino a Borgo San Lorenzo e la strada era più facile, ero fiducioso e stavo bene.
In quel mio correre verso Borgo mi sento chiamare, "ciao Mauro"  e chi era?!?
Onestamente non mi ricordavo di lui ma fortunatamente lui si di me  era Fabrizio, incontrato e superato al km 58 della scorsa Connemarathon, quando scambiando due parole mi raccontava che stava preparando il Passatore appunto! Stava bene, correva meglio di me in quella fase e saliva più agevolmente in quelle salite, decidevo si lasciarlo andare e speravo di rincontrarlo!
Un altro riferimento lungo quei km era un ragazzo che pensavo di conoscere ma che invece confondevo con un altro. Lo vedevo rallentare in discesa ma in salita viaggiava spedito anche quando andava al passo, impossibile per me! La canottiera diceva Andrea Gigante e spariva tra quei tornanti.

Ecco Borgo San Lorenzo, 3:20:14 ✌ perfetto penso!!! Fin lì una media di 6'21''
Da li a breve però un indurimento della coscia destra mi costringeva allo stop per crampi! Nel 2015 mi era successo lo stesso ma al km 38, sapevo che potevo continuare al passo e così feci subito, in quel frangente mi affiancava Giuseppe, l'amico con cui abbiamo condiviso il pregara. Stava splendidamente, come ogni anno d'altronde, decide di mettersi al passo con me, poi insieme riprendiamo a correre ma poco dopo gli dico di andare, la gamba ancora non aveva smesso di rompere!!!Quest'anno il ragazzo non poteva sbagliare, era troppo intenzionato a non fare gli sbagli degli anni precedenti ed ero convinto che l'avrei rivisto a Faenza, ne ero strasicuro, giuro.

Prossima fermata Colla di Casaglia, previsione 5:30:
l'indurimento della coscia mi aveva un pó allarmato ma dopo qualche km in cui avevo alternato un bel pó di passo, procedevo lentamente verso la Colla, aspettando il passaggio prettamente mentale del km 42. Mi accorgevo di essere molto lento e la previsione del passaggio al km 48, un miracolo, ma poco mi importava, ero totalmente intenzionato a dar fuoco alle polveri nella discesa e per cercare di recuperare minuti preziosi stavo considerando di non fermarmi per il cambio di vestiario quest'anno e così farò! Il caldo andava diminuendo ed il clima era perfetto per correre, non come l'anno scorso ma quasi uguale.

La Colla
Sempre emozionante l'arrivo in cima, al passaggio per il rilevamento del chip c'era Alina a salutare i passanti, un vero piacere scambiare un cinque e volare al ristoro subito dopo. Quest'anno mi sembra ci fosse meno casino di auto, ancora presenti ma poca roba, forse il tanto parlare sta portando i suoi frutti!

"La gara inizia adesso" mi dico, emulando le precedenti edizioni ed ero del tutto intenzionato a fare il possibile per recuperare il tempo perduto: avevo previsto 2:10 da Borgo ed invece erano 2:28, ben 18' da recuperare, motivo per cui optai per la mancata sosta per il cambio di abito, che unito al mio correre più veloce fin dallo scollinamento mi doveva far recuperare un bel pó di tempo perso.
Bello, veramente bello quel correre, i km scorrevano velocemente e ne ero felice, continuavo a recuperare il tempo perso e per guadagnare secondi preziosi, decidevo che i seguenti ristori dovevano essere velocissimi, dovevo prendere da bere e ripartire camminando immediatamente e velocemente riprendere a correre. Ci stavo riuscendo bene, mai stato così motivato!

Quei 17 km avevo pianificato di farli in 1:49 per tentare l'under 11 ed invece li facevo in 1:42:21, quasi 7'/18 li avevo recuperati a 6'01'' di media, considerando anche 3 ristori, non male
Quei 17 km in fretta, quell'ansia di recuperare forse, hanno però provocato un fastidio/dolore al petto, dalla parte del cuore e mi sono spaventato  le gambe erano ok e pure tutto il resto ma quella sensazione era costante e decidevo quindi di rallentare quel mio incedere.
Sapevo di aver fatto un buon lavoro dalla Colla e quindi dovevo continuare a correre ma cercando di non far danni. Mentalmente però ero un pó provato, non vedevo l'ora di raggiungere i ristori per concedermi piccoli stop e ripartire; il km 70 arrivava ma meno brillante di Marradi e le cose non cambiavano fino a San Cassiano.

Intorno al km 73/74 mi sentivo chiamare mentre superavo un runner al passo, era Giuseppe gli faccio "e tu che caxxo ci fai qua?!?" Giuseppe, l'amico del pregara che ero sicuro stesse andando alla grande, che rabbia, che stupore!!!
Non ci potevo credere, avrei voluto dargli una mano ma in quel frangente ero alle prese con una battaglia mentale e lottavo per vincerla, ed ero molto poco lucido davvero!
Per capire, osservando le nostre due performance: a Borgo San Lorenzo (31,50) ero io avanti di quasi 4',  a Marradi(65) mi dava lui 9', a San Cassiano(76) gliene davo 4 io; a Brisighella(88) il mio vantaggio era salito a 19'...  Negli ultimi 12 ha impiegato quasi 3' di meno lui!!! Insomma abbiamo avuto il nostro da fare per arrivare a Faenza con le nostre gambe ma soprattutto con la nostra testa
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QUESTIONE DI TESTA
Il mio pianificare a tavolino l'under 11 diceva che gli 11 km da Marradi a San Cassiano avrei dovuto correrli in 70' ed invece erano 72'51'' 
Tutto il recupero fatto fin la non era servito, ero tornato ad aggiungere minuti preziosi; ripartivo dal ristoro ma i ragionamenti non erano dei migliori e la mente rattristata emanava energia negativa ai muscoli, tanto negativa che al km 78 mi rimetteva al passo! Quei 18' di svantaggio erano un bel macigno!


Farò quasi 2,5 km al passo e poi riprendevo a correre ma che fatica... La testa continuava ad essere pessimista ed il mio correre ne era specchio!
Ripensavo alle precedenti edizioni, alle motivazioni che da 4 anni mi muovono, quel pensare mi ha dato benzina fino al km 90, quando un'altra crisi s'impadroniva di me: non ero in grado di continuare nemmeno al passo, tantomeno di star fermo piegato, allorché decidevo di sdraiarmi a terra! 
Chiunque passava, runners, auto al seguito, si sincerava delle mie condizioni e chiedeva se mi serviva aiuto! Ad un certo punto si ferma una ragazza in bici, assieme ad altre 2 amiche sempre in bici! Preoccupata del mio stare, quell'angelo continuava a chiedermi come poteva aiutarmi ed io reagivo per tranquillizzarla e terminare quella poco onorevole parentesi! Mi sforzai per alzarmi e ripresi a camminare, mi lamentavo del freddo che stavo avvertendo e la ragazza insistette nel volermi dare il kway!  alla fine optai per il suo essere gentile dopo svariati rifiuti, preoccupato perché così facendo avrebbe preso freddo lei, ma era veramente troppo gentile e mi dava anche una boccetta d'acqua! Le salutai dicendo di farsi trovare a Faenza, finalmente mi ero rimesso in moto e ripreso a correre: volevo finire quel calvario e se stringevo i denti l'under 12 era ancora alla portata e diamine, avrei fatto di tutto per provare a vincere il premio consolazione  Poco dopo mi sfilavo il kway, correndo il freddo era svanito!

Era il km 95 quando sorpassavo uno dei tanti zombie come me, alle prese coi suoi mali, per poi rendermi conto che era il grande Filippo, mi riconosceva lui fortunatamente  fermavo il mio correre e dopo esserci scambiati un abbraccio, gli dicevo: "Fili', almeno possiam dire che c'abbiamo provato" ed iniziavamo un veloce scambio di perché e per come, lo invitavo poi a rimetterci a correre e piano piano ci ritroviamo affiancati, appena qualche minuto ma poco dopo lui si rimette a camminare!!! Lo capivo e non insistevo, continuavo a correre perché dovevo vincere il premio consolazione ed avrei voluto fosse riuscito a fare lo stesso ma invece no, impossibile da biasimare! Filippo, che alla partenza vedevo di molto come il favorito, era stato sballottato da Mr. Pelloni, come molti di noi d'altronde, in un modo o in un altro! Il dettaglio delle nostre performance dice: a Borgo era avanti di 22', alla Colla il distacco era sceso di un paio di minuti; a Marradi fin dove ero riuscito a dare il meglio di me, lui aveva dato il suo peggio ed il nostro distacco era ormai poco più di due minuti!  a San Cassiano ero io avanti di 14' per arrivare fino a 17' di vantaggio a Brisighella, poi la crisi del km 90 azzerava tutto per farci incontrare al km 95 appunto!

Ultimi km
6'24'', 6'26'', 6'39'', 6'28'' + una manciata di metri e finalmente si concludeva il mio viaggio #onceagain
Arrivo in piazza e alzo le braccia come a dire: 11:55, questo è quanto ho potuto, senza risparmiarmi!
Abbraccio e bacio mia moglie che mi immortalava aldilà del traguardo. 

Al lato dell'arrivo saluto i cari Giuseppe e Monica, le mie fatiche erano finite ed ora toccava a Filippo ed Edi  Okan arrivare. Ah, Edi! Con lui solo il fortuito incontro al ritiro del pettorale in Firenze poi niente più, a Faenza notizie aggiornate lo davano in costante movimento, regolarissimo nel suo interpretare la gara!!! Bravo Edi! Vecchia volpe!
Avrei voluto assistere al suo arrivo ma il non essermi fermato alla Colla aveva causato il mancato ritrovamento in Faenza di vestiario asciutto e abbandonavo l'idea raccolto nell'auto di Cristina dove la piccola Veronica riposava! Un centista appena arrivato soffrendo, non ha ritegno!!!

Tiziana Bini 10:39
Mauro Battello 11:55
Filippo Sechi 12:11
Giuseppe Lusetti 12:12
Roberto Boiano 12:17
Andrea Gigante  12:18
Edi Okan 13:07
Fabrizio Villa 13:22








2 commenti:

  1. Mauro,come sempre hai tutta la mia ammirazione. Chiunque anche solo prepari la 100km ha tutta la mia ammirazione. É giusto porsi degli obiettivi, anche ambiziosi. Poi é logico che in una corsa del genere ci sono troppe variabili da considerare, non si può prevedere tutto.
    Già mi sembra incredibile riuscire a riprendere a correre dopo una crisi così...
    ASG sempre con te!

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    1. Andrea caro, troppo buono 😊
      + che ammirato dovrei essere redarguito: la Magia mi ha permesso di inanellare 3 successi consecutivi ma alla quarta avrei dovuto aiutare la mia muscolatura! Però dai, testardo fino alla fine: con un publico speciale non potevo non esserlo!

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