martedì 2 giugno 2015

er Moro 4.5 - again in Faenza


Ancora una volta, alla fine ci sono arrivato anora una volta!!!
Non ho mai dato per scontato di farcela, troppe le variabili che entrano in gioco lungo quei 100km, ma una certezza c'era e c'è sempre stata: I MIEI ANGELI ERANO CON ME

Tutto differente rispetto all'anno scorso:
  • le motivazioni
solo a febbraio partorivo l'idea di riprovarci

  • la preparazione
meno km in quantità, anche se più veloci e di qualità, meno lavori di forza
  • le ambizioni
visto che avevo deciso di bissare allora sarebbe stato bello migliorare le 11:24 dell'anno scorso (sognando l'under 11)
  • la consapevolezza
i risultati della Maratona di Napoli, del Lamone, della 50 di Romagna e dell'Ultra Connemarathon
  • l'organizzazione logistica
direttamente in Faenza da venerdì presso Casa Melandri, a due passi dall'arrivo.

Mi sono preparato in un contesto di vita fatto di incertezze. Quelle stesse incertezze mi hanno dato però la convinzione di potercela fare, e se ce l'avessi fatta ancora una volta, qualcosa avrebbe significato per il mio immediato futuro (Simone DOCET)!

Col senno di poi posso dire che è andata più che bene, considerando come si stavano mettendo le cose ed ho avuto ancor più la certezza di avere margine di miglioramento, ma questa è un'altra storia :)

Quest'edizione l'ho vissuta con Ania vicino! Non si è trattato del MIO Passatore ma del NOSTRO!!!

Questa 100 mi dice tante cose, tra le quali la certezza che l'ASG (ASSOCIAZIONE SIMONE GRASSI) inizia ad essere una realtà acquisita ed in diverse occasioni ne ho avuta la conferma da persone che riconoscevano la maglia indossata; sapevano di Simone, sanno di Simone e del suo libro.


Manifestazioni di affetto verso una persona che probabilmente non si è mai conosciuta, possono significare solo che il lavoro dell'ASG sta riuscendo negli intenti: rendere immortale Simone per quanto dimostrato e fatto! E tanto ci basta e spronerà ancor di più a continuare per lui, con lui vicino nel cuore!
Per quanto mi riguarda non solo vicino nel cuore, ma anche nel fisico!

LA GARA
Parto come al solito senza Garmin, convinto più che mai che debba essere il fisico e la respirazione a dettare l'andatura e lo sforzo da sostenere.
A differenza dell'anno scorso decidevo di camminare meno tratti nella prima parte, solo quando fosse stato più sensato.
Lungo il percorso incontrerò Alina vista già prima della partenza e Mario, che conoscevo solamente per il nome ma che non associavo ad un volto. Un plauso ad entrambi, ad Alina per l'aver portato a casa 60km che ne valgono 200 viste le premesse, ed a Mario per il time finale di 10:41!

Al 38° km inizio ad avere problemi di crampi all'adduttore (insomma la parte interna della coscia dx): ero nel bel mezzo della salita che ci stava portando alla Colla quando seppur avessi già avvertito qualche fastidio, decidevo di attaccarmi al treno di una runner che mi stava affiancando, ma dopo pochi metri realizzavo che forse l'andatura non era appropriata ed iniziava il primo crampo! Provai a fare un pò di stretching ma il dolore era forte, ad ogni modo dopo un pò ripresi a correre ma più lentamente e con tanti dubbi! Ripensai a quando Simone mi disse di imparare a correre da stanco e mi accingevo a seguirne il consiglio!

Alla Colla non s'arriva mai ed una volta arrivato ho sentito molto l'assenza di Claudio quest'anno, si perchè ho dovuto sbrigare tutta la pratica cambio da solo, sia per il vestiario (non trovavo la mia sacca ed ho dovuto chiedere aiuto agli organizzatori), che per lo spostamento del pettorale (dalla canottiera alla maglia).

Sono arrivato alla Colla 22' prima rispetto all'anno scorso ma i crampi iniziati al 38° erano diventati una minaccia da considerare costantemente e difatti appena ripartito in discesa reiniziavano puntuali, nonostante stessi scendendo col massimo della prudenza. 
Vabbè mi dico: non sarà facile arrivare alla fine, tienti pronto a stringere i denti! E cavolo se li ho stretti, ma già prima di arrivare a Marradi avevo iniziato a perdere tanto del vantaggio accumulato, fino al 70°, dove la situazione degenerava.
Dal km 70 al 75 più di uno stop, tanto camminare e tanta delusione iniziavano ad essere un peso troppo grosso da portarsi dietro!
I carbogel non davano l'effetto placebo come l'anno scorso ed iniziava ad affacciarsi l'ipotesi ritiro in quelle condizioni! Ed è allora che mi si presenta un'altra volta la faccia di Simone che mi dice: "ritirarsi non è un opzione contemplable" ed io "vabbè Simo' ma tu parlavi di saper correre da stanco e non di correre coi crampi, quindi ora tocca a te, portami a Faenza".

Ora fate un pò come vi pare, ma per me è stato lui a finirsi la gara, io mi limitavo a chiedere ai ristori a che km fossimo e che ore fossero, continuando a farmi trascinare a Faenza e stringendo i denti per i crampi mai spariti del tutto, anzi che si erano palesati anche nei piedi etc.. Ma che ormai "riuscivo" a tenere a bada e conviverci!

Per far capire il cambio di ritmo basti pensare alla posizione in classifica, confrontarla con l'anno scorso e tutto si capisce:

Km 31,5 -Borgo San Lorenzo, 216 posizioni meglio del 2014
Km 48 - Colla di Casaglia, 193..
Km 65 - Marradi, 105..
Km 76 - San Cassiano, 10 posizioni peggio del 2014
Km 88 - Brisighella, 69 posizioni meglio del 2014
Km 100 - Faenza, 67..

Mentre correvo gli ultimi 10km continuavo a fantasticare e nonostante continuassi a chiedere l'ora ai ristori, ancora non avevo scartato l'ipotesi dell'under 11, che sapevo essere un sogno ad occhi aperti ma che forse mi ha dato la forza per fare sempre del mio meglio!

Molta più gente lungo il percorso, molta più luce e per fortuna la luna piena ha evitato che la dimenticanza della lucetta potesse diventare un serio problema :/ Invece è stato ancor più particolare e suggestivo correre in quelle condizioni :)

Troppo traffico, troppo smog e troppi imbecilli rischieranno di diventare la causa di un mancato spessore internazionale per la manifestazione, non lo so, spero di sbagliarmi anche nel rispetto dell'impeccabile organizzazione!

Un altro Passatore è stato portato a casa e tanto mi basta per il momento!!!

Una elogio va al mito di Edi Okan, che dalla Turchia è venuto col suo coach a far visita agli amici che avevano preso parte alla gara: ancora grazie di tutto!

NB:
Durante le mie 11 ore e 15 minuti di gara ho avuto tanto tempo per pensare, e le endorfine hanno fatto il resto: appena tagliato il traguardo e subito dopo essermi tirato su come da foto sopra, abbracciavo la fotografa Ania, mi poggiavo contro le inferriate che delimitavano il percorso e le chiedevo "Che ne penseresti di diventare mia moglie?"

THATS ALL

14 commenti:

  1. Mauro, You have fantastic thoughts while running :)
    Lidia

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    1. Nino caro, diciamo che sono e rimango una schiappa ma con 2 Passatore in portafoglio 😉

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  3. Tutto fantastico e in perfetto stile Moro. Unico dubbio? Ma Ania cosa ha risposto?!? 😃

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    1. Ti ha risposto lei socio, ma a dirla tutta, fin da subito e dopo qualche lacrima, aveva detto SÌ !

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  4. bello tutto fratè, te compreso... ;)

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    1. Grazie Marchetto ed a modo tuo anche tu hai lasciato il segno lungo la faentina: il logo nasce dalla tua mano!

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  5. Ho dovuto asspettare la mattina per contollare se lui non era troppo stanco dopo aver fatto 100 kilometri. Ma alla fine ho risposto positivo :)

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    1. Subito hai detto si, ma il giorno dopo me l'hai voluto chiedere per conferma ☺

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  6. Complimentissimi!!!
    Non capirò mai fino in fondo voi ultramaratoneti, ma vi stimo immensamente.

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. eh eh Fabio caro, vale lo stesso per me :D
      rispetto a voi velocisti penso si tratti di un diverso tipo di masochismo :D

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