venerdì 22 agosto 2014

"No more pedestals, Believe in your ability, No watch, never look behind you."

Questo post per lasciare traccia nel blog di quanto provato nella lettura del post del neo vincitore della Connemara 100
Il titolo arriva direttamente dall'insegnamento di vita vissuto da *Brian dopo la sua impresa!
Azzardo la traduzione della parte per me più significativa, dopo tutta la lettura del post. Si, più significativa perchè in queste parole, per me, è racchiuso il senso dell'essere Runner!

Grazie Brian di avermi/ci fatto vivere le emozioni che solo chi ha corso in quei luoghi, seppur su distanze minori, può provare ad immaginare!



E grazie a Edi Okan per avermi indirettamente fatto vivere l'evento!

Solo Simone ed alcune parti del suo libro mi hanno dato tanto!

"è notte, ho corso già 83 miglia (quasi 134km), 
so di essere secondo. Inizio a vedere
delle luci in lontananza.
Penso sia qualcuno dell'equipaggio di **Don
che sta facendo qualche selfie, anche perchè
di lui, della bestia, nessuna traccia.
Circa sei miglia prima li avevo già
avvicinati per poi allontanarsi, ma ora no: ora
sapevo che la battaglia aveva inizio. Questa
volta con Don!
Non vedevo lui da almeno due maratone.
Una scarica di endorfina.
Guadagno terreno rapidamente finché mi
stava solo 50mt davanti e poi qualcosa è
cambiato.
Non so se era lui ad aver rallentato o io ad
essere più veloce. Il mio equipaggio mi aveva
rassicurato che stavo diventando sempre più
veloce ogni miglio.
Un'altro piccolo sforzo ed ero finalmente pochi
metri dietro. 

Era il momento del sorpasso: pulire il
sudore dalla fronte. aggiustare i capelli,
accelerare, abbozzare una frase fatta 'ehila, come
stai'. 

Se non fosse stato per il cronometraggio avrei
corso con Don per un pò ma poi ho deciso di
tirar dritto.

Mi sento tirare la maglia era la sua mano,
'Complimenti ragazzo'!

Ho pensato fosse un gioco psicologico. 
Pazzo a congratularsi con qualcuno con 
ancora 17 miglia da percorrere."

Brian Ankers
** Don Hannon

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