giovedì 25 luglio 2019

La mia Duchessa.. #dajeBambaciò



Dice, vabbè é l'ennesima mattata estiva.. Macché, trattatosi di innalzamento della resilienza, l'ennesimo! E tanto basta! Ma che storia..
Io ed i trail abbiamo un rapporto strano: non sono capace, non ho tecnica, ogni volta ce n'è una, ma almeno una volta l'anno me la vado a cercare ed ogni volta mi innamoro un po' di più, masochista?!? Forse, ma il fascino racchiuso nella corsa nella natura è unico!!!

Organizzazione impeccabile, è stata anche l'unica volta che ho portato con me il telefono, come da regolamento, col senno di poi mi viene da dare la colpa a questa consapevolezza per il risultato finale ma d'altra parte è stato un bene, mia moglie e gli amici venuti a trovarmi non meritavano di essere preoccupati per me, ed il telefono ha smorzato la situazione.

I primi km servivano per introdurci nel percorso di montagna, approfittavo per fare un riscaldamento e prepararmi allo sforzo, mi rendevo conto che una settimana di stop dalla SEI ORE DI ROMA aveva ridato voglia di correre seppur le gambe non fossero brillantissime, ma vabbè, si trattava solo di godere dell'esperienza! 🤔
Tutto filava abbastanza liscio, viaggiavo ai miei ritmi su per quei sentieri e li dove non vedevo possibilità di correre andavo al passo, senza problemi! Al km 7 c'era il primo ristoro ma una piccola distrazione non mi ha fatto neppure fermare, forse doveva essere mostrato un po' maggiormente ed invece era un po' nascosto, vabbè, avevo con me la borraccia con ancora acqua bella fresca, intelligente era stata la mossa di metterla nel surgelatore la notte prima 😉

Si saliva, si saliva e si saliva, ma tanto sforzo era ripagato dallo splendido scenario che circondava il Il Lago della Duchessa, incorniciato da una bella cerchia di vette in cui spiccano il Murolungo e il Morrone, è circondato da pendii ghiaiosi e da pascoli utilizzati dalla primavera all’autunno dal bestiame. Un percorso spettacolare nella meravigliosa Riserva Naturale Regionale Montagne della Duchessa che affascina i migliori atleti del centro Italia e quest’anno conquistava runners provenienti da Albania, Bolivia, Brasile, Francia Polonia, Messico, Regno Unito e Uruguay. Sul gradino più alto del podio maschile è salito Andrea Cretaro che chiude in 2h 29′, seguito da Domenico Giosi e Giampiero Tartaglia. Per le donne vittoria di Camilla Cignitti in 3h e18, che ha preceduto Giovanna Ungania e Cesira Paponetti. Il sentiero che lo raggiunge da Cartore è ripido e faticoso, e adatto a escursionisti allenati, ma noi ci stavamo correndo, o almeno quello doveva essere! 😊

Al 16° km in discesa lascio passare due ragazze, la discesa non è per me, ma a stento riuscivo a tenerne traccia, vuoi per il percorso e vuoi per la differenza di stile! Fatto sta che al 17° km non vedevo dove erano, c'era la bandierina ma poi non riuscivo a scrutare la successiva, fermo mi guardo intorno con fare circospetto ma niente, non riuscivo ad inquadrare la retta via! È allora che compii lo sbaglio più grande: anziché continuare dritto decido di buttarmi a capofitto nel bosco alla ricerca del segnale smarrito, dopo 50 metri mi rifermavo ma non riuscivo ad inquadrare il percorso, mi ero ormai buttato a capofitto nel dirupo e l'idea di risalire per cercare una strada che non avevo visto poco prima mi faceva preferire continuare a scendere nel bosco, pensando che continuando la discesa sarei tornato al paese 🤔😥
Col senno di poi dico che l'idea seppur contorta non era sbagliata, era quella la strategia da seguire! La discesa era interminabile e troppo ripida, non stavo in piedi, almeno 3-400 metri me li son fatti seduto col culo sul fogliame, ma era troppo pericoloso, a tal punto da andare alla ricerca di due bastoni che mi dessero sicurezza e supporto. Sentivo in lontananza il rumore di macchine che sfrecciavano e vedevo un paesotto a valle di quel mio scendere interminabile.
Guardo l'orologio e scopro essere passate 4:15 😣 decido che dovevo chiamare Ania, ma non le prendeva il telefono allorché continuavo a scendere sempre più spauritoma sicuro della strategia o almeno speranzoso!!!

Dopo una ventina di minuti mi squilla il telefono, era Ania che mi fa: ma dove sei? Ed io "non lo so, ma dammi ancora 20' e te lo saprò dire"
Era preoccupata poverina e decideva di avvisare l'organizzazione, come biasimarla!
Per farla breve, dopo un po' mi richiama e mi fa parlare con un organizzatore che mi fa la ramanzina del cavolo, allorché gli dico che col senno di poi è troppo facile.. fatto sta che dopo poco mi fa parlare col guardiaparco e condividendo la posizione GPS mi confermava che la strategia utilizzata fino a quel momento mi stava dando ragione, mi rilasso un po' finalmente e quando mi dice di fargli una telefonata appena raggiunta la strada, con decisone gli dico NO, ARRIVO DA SOLO ALLA FINISHLINE 
Dovevo, volevo e potevo ancora riuscore a rientrare nel tempo massimo, con doscreto margine e tanto mi bastava: i miei amuleti avevano funzionato ed ero al settimo cielo!!!

Cara Duchessa ci vediamo l'anno prossimo per la rivincita!!!

ed Moro

Percorso originale
Altimetria originale

Altimetria rivisitata


Troppo bello l'arrivo: con enorme stupore e gioia vedevo attendermi oltre al mio Wolf anche AMICI veri! Grazie ragazzi, vi voglio bene!

My Wolf
AMICI 
AMICI
La Duchessa
La Duchessa



In viola ho ricostruito quello che doveva essere il percorso corretto, sembra che ho tagliato ma a discapito della pendenza e della percorribilità 

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