Ancora una volta #MaratoninaDeiTreComuni, e con questa sono 12 le partecipazioni a quella che è un must del calendario podistico laziale e che da quando ho iniziato a correre ha visto solo in un'occasione la mia assenza!
Amo questa gara ed il suo percorso immerso nella tuscia viterbese lontano dal traffico, dove solo gente che corre ne caratterizzano il paesaggio di una tipica mattinata di gennaio.
Tanti i volti conosciuti ed è bello ripensare agli anni che furono.
Al mattino un'acuta lombalgia mi lasciava il dubbio di quello che avrebbe significato correre per quasi due ore lungo quel percorso fatto di saliscendi e di un importante discesa e conseguente salita, ma fortunatamente un riscaldamento accorto mi dava il miglior approccio che potessi scegliere.
L'unico obiettivo era quello di provare a correre dietro o a ridosso di Runner Blade che quest'oggi ripeteva il servizio lepre dei 5'/km, a differenza degli altri anni decido di partire non in coda alla fiumana di runners (quasi 2000 arrivati) e Giancarlo mi stava ad una ventina di metri dal via, tant'è che avremo lo stesso UT. Parto tenendo lui come riferimento ma come immaginavo nei primi km mi staccava di un pó e solo al settimo lo affiancavo.
Per tutti i 22 km e 300 metri il pensiero e la mente erano rivolti alla tragedia di Rigopiano: è assurdo che nel 2017 si creino situazioni come questa, basterebbe veramente poco per evitare tragedie ed invece siamo sempre allo stesso punto, manca buon senso, prevenzione, etc.. l'ultimo km mi vedeva recitare anche un Ave Maria ed un Padre Nostro affinché dopo una sfacchinata tanto lunga, venisse riconosciuto il miracolo che tanto s'aspettava e che tutt'ora resta l'unica ancora di salvezza, per chi è stato colpito dalla valanga ed è ancora dato per disperso.
Sono vicino col cuore ad ognuno di loro e spero nei miracoli.
Termino la mia 197^ gara superando i 4000km di gare, traguardo che segna solo un punto di passaggio del mio tanto correre assieme ai miei angeli.
RT: 1:50:29, UT: 1:50:45
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