venerdì 30 maggio 2014

Neanche una settimana dopo

Oggi alle 15:00 saranno sei i giorni trascorsi dalla 100km del Passatore.
Vivo estasiato dalle 2:24 di domenica mattina, momento del mio arrivo in piazza a Faenza.
Sto continuando a correre, con la testa sto ancora correndo, sono ancora sulla faentina ma non sento più stanchezza e anche se dovesse arrivare so già che ormai riuscirei a gestirla, meglio della notte tra sabato e domenica.
E’ incredibile, nessuna frase poteva esprimere meglio il concetto di quella utilizzata da Simone
"Le gambe girano veloci,
sono indistruttibile, anzi mi sento indistruttibile,
sono fermamente convinto che se mi venisse incontro un TIR che occupa tutta la carreggiata non avrei bisogno di evitarlo, potrei tirare dritto.
Sento che niente mi può fermare."
Beh, io sto così! Durante la mia gara forse non me ne sono reso conto, troppe le emozioni provate ed i pensieri che mi hanno accompagnato in quelle oltre undici ore, ma adesso si, adesso provo in tutta la sua pienezza quella sensazione, più di ogni altra volta che ho menzionato quella frase.
Questo sentore va oltre il gesto atletico, mi coinvolge a 360° nei confronti della vita. Tutto ha assunto un aspetto diverso e si è ridimensionato, nel bene e nel male.
Il 6 aprile 2012, dopo la prima Connemarathon, scrivevo
Grazie Simone, grazie di avermi indicato la chiave per aprire tutte le porte che la vita ci riserba nel suo scorrere!
Ecco, ora quella chiave l’ho messa al mio portachiavi!



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