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Foto più bella e significativa del mio Passatore non poteva esserci: consegna del Trofeo al Miglior Esordiente intestato a Simone. Dmitry Pavlov (4°, in 7:13:08) |
QUALCOSA DI INDESCRIVIBILE, UN'ESPERIENZA SENZA EGUALI
Raccontare quest'avventura nn è cosa semplice, considerando quanto m'ha spinto a farlo e quanto m'è costato in termini di sacrifici di tempo, di
organizzazione etc etc.. Ma ormai è cosa fatta e quanto segue vuole riassumere qualcosa di irriassumibile, che quando lo leggerò più in la nel tempo, dovrà
farmi ricordare quanto vissuto!
Da troppo tempo mi ripetevo
"Devi fare in modo di arrivare alla Colla ed essere disposto a dire <<la gara inizia adesso>> senza battere ciglio"
e cavolo: L'HO DETTO!!!
Seppur dopo aver avuto due crisi, la prima intorno al 27°, prettamente mentale, scatenatasi forse perchè sceso piuttosto
"allegro" da Vetta le Croci. Tanti sorpassi lungo quei km e forse mi ero un pò deconcentrato dopo i primi 12km di salita e nel sentirmi fare
"Ehi ma sei tu il Moro?"
Ed io
"Si, e tu chi dovresti essere :)"
rivolgendomi al ragazzo affiancatomisi in bici, che scoprirò essere informatissimo perché già follower e lettore del Blog! Fu un piacere scambiare
quelle chiacchiere ed aver avuto la giusta distrazione, anche se m'aveva un pò distolto dal gesto atletico fin lì curato in maniera scrupolosa, mi farò dare
anche un qualcosa da bere perchè lo scendere veloce ed il parlare m'aveva seccato la bocca, grazie ancora Marco, davvero!
Con Claudio, il mio personal biker, ci si era lasciati attorno al 24°dandoci appuntamento alla Colla, dopo essersi fatto trovare circa al 15° nei pressi della trattoria La casa del Prosciutto AHAHAHA tutto quel pedalare gli ha messo una fame poverino IHIHIHI saprò dopo che si è fatto tutti i ristori, reintegrando alla grande!
A metà strada tra Razzuolo (43,7) ed il 48° arrivava un'altra crisi, la seconda, più fisica e preoccupante!
Dopo Borgo San Lorenzo (31,5) ero riuscito a farmi 13 km di salita di buon passo, stavo bene e felice di aver saputo gestire il primo momento difficile; Claudio lo
ritrovavo al 40° perchè preoccupato dal nn vedermi arrivare al 42° decise di venirmi incontro! Mi si è messo davanti ed io stavo ancora benone, mi sembrava
mi tirasse, una lepre psicologica lungo quel muro è stata l'ideale e mi ha permesso di ingannare l'attesa dell'arrivo al 48°: NON SI ARRIVAVA MAI ed al 45°
un accenno di crampo dietro la coscia destra mi faceva optare per rialternare un pò di passo veloce piuttosto che rischiarne uno fatto bene!
Lungo quei km anche
un lieve accenno di pubalgia mi faceva preoccupare ma fortunatamente sono rimaste solo ipotesi di un peggio che non è mai avvenuto!
Ma andiamo per ordine, sto già quasi a Colla di Casaglia!
REWIND
Alla sera del 24 si va a nanna presto in quel dello splendido B&B Bartolini (da me così affettuosamente rinominata casa di Christian dopo l'ennesima volta
che mi ospita come nemmeno a casa mia, per me, faccio :/), ma solo dopo una cena a base di pasta al sugo di pomodorini freschi con foglie di basilico, da me
richiesta per l'occasione dopo che m'era stata data la libertà di decidere (un piccolo Calcaterra mi sentivo :) IHIH ); sveglia impostata alle 5:40 per fare
in modo di svolgere le pratiche mattutine, ma nn farà in tempo a squillare perché mi sveglierò già alle 5, però ho dormito, emozionato ma ho dormito!
"ok, andiamo ad iniziare" mi dico!!!
Colazione con fette biscottate e marmellata accompagnate da the e quand'erano le 6:40 uscivo di casa x dirigermi in Faenza stazione così da prendere il
regionale delle 8.20, di cui avevo fatto il biglietto il giorno prima per trovarmi avvantaggiato!
Alle 7:45 ero al binario 2 e mi apprestavo a salire sul treno in attesa che si popolasse di runners e gente comune.
Non ero teso, mi sentivo strano, ma ero rilassato perché in fin dei conti si trattava solo di "correre" ma ancora dovevo fare il viaggio di due ore in treno
assieme ad ultramaratoneti vari, chi all'esordio e chi alla sua seconda, terza, o ennesima partecipazione! Viaggio che mi avrebbe fatto rimettere in
discussione quanto fatto da un anno e mezzo!
Se ne sentivano di tutti i colori nello scompartimento.
Venivo coinvolto, incuriosito da due podisti, uno di Milano, un MM50 già centista in svizzera ma al debutto sulla Faentina ed un MM30 al suo terzo Passatore, abbiam creato un piccolo salottino dove gente comune in visita a Firenze, ci tempestava di domande.
Il primo era il classico runner diligente, che si rifà prettamente al cardio, fregandosene del passo, molto sicuro di se stesso; il secondo era un ragazzo
che vantava già due edizioni corse con tempi finali sopra le tredici ore!
I due mi vedevano tranquillo, e cercavo di sfruttare la loro esperienza per calarla nella mia realtà, che mi faceva sentire un pivello rispetto a cotanta
saggezza! Dopo un attimo sembrava ci si conoscesse da sempre :) Tra me e me ero spaventato dai discorsi del ragazzo, che nonostante fosse alla sua 3^ edizione faceva capire che si sarebbe trattato di un'ennesimo punto
interrogativo, avvalorato dalla maturità dell'altro runner che sembrava sapere già tutto e continuava ad annuire ai dubbi del primo!
Ed io?!? Io mi lasciavo andare affermando che avevo anche buttato giù delle previsioni cronometriche, che però dopo la 50 di Romagna avevo capito di nn
poterci fare affidamento, anzi, che avrei dovuto proprio nn pensarci!
Nell'affermare
"secondo le mie previsioni dovrei essere alla Colla dopo 5:23 dallo start"
iniziano a ridere tutti e due come se avessi detto una barzelletta di quelle forti! Allorché, tra me e me, tutta la serenità fin la mostrata iniziò a
rabbuiarsi!
L'MM50 si prende il mio nominativo perché sarebbe andato poi a curiosare sul mio risultato (spero veramente se lo ricordi il cognome e pagherei per vedere la
faccia nel leggere il tempo di me semplice esordiente IHIHIHIHI ora rido io, e daje)! Per la cronaca alla Colla arriverò in 5:41:16 TSè TSè
Viaggio in treno di due ore VOLATO!
Arrivato alla stazione di Santa Maria Novella, meditai sulle chiacchiere fatte e quanto ascoltato andava a rafforzare il suggerimento datomi poco tempo fa da
Lisa (nazionale ultratrail conosciuta alla Strasimeno che mi ha aiutato nel mese di scarico), ossia
" ...io se fossi in te non ipotizzerei dei
tempi...concentrati a tenere, soprattutto all'inizio, un'andatura BEN al di sotto delle tue massime potenzialità...e poi corri libero di testa...l'obiettivo
è onorare la gara nel migliore dei modi!!!"
Pensai:
"Se una forte come Lisa mi dice quelle cose e questi sul treno mi fanno certi ragionamenti, devo stare particolarmente attento soprattutto all'inizio, si
devo stare MOOOOLTO ATTENTO"
Un problema si poneva però: come fare per non rischiare una partenza avventata? Partivo senza Garmin, e solo al 48° avrei potuto decidere se prenderlo dalla
borsa che avrei trovato. Allora mi sono rifatto alla respirazione, sapevo che era l'unico modo ed a scanzo di equivoci avrei dovuto correre al di sotto di
quello che comunque mi sarebbe venuto normale sostenere, non dovevo mai e poi mai andare in affanno, nemmeno per poco! Tanto di tempo ne avrei avuto infinito
per incrementare! In quel momento decisi che nelle prime salite DOVEVO alternare tratti al passo anche se nn ce ne sarebbe stato bisogno! E così ho
fatto, fin da dopo piazzale Edison verso Fiesole, alternavo corsa e cammino veloce ritmato dalle braccia, andavo così veloce al passo che sembrava stancarmi
di più quel gesto della corsa, ma ormai la strategia iniziale era presa!
I KM INIZIALI
In quei primi km incontrerò Alina (ormai un piacere incontrare la donna, e che donna, la sportiva, e che sportiva, che ho conosciuto grazie alla magia di
Simone, e che magia) eh eh; poco dopo un'altra runner, Silvia, conosciuta alla Strasimeno, dove negli ultimi 5km mi sorpassò senza problemi, quando ormai ero
cotto ma che già alla 50 di Romagna la superavo intorno al 20° e qui al Passatore difficilmente penso mi possa essere arrivata davanti, anche se nn rimarrei
troppo sorpreso se lo dovessi scoprire, è un'ottima podista, dal passo sopraffino sulle lunghe distanze, ed io un pivello in confronto!
In quel frangente mi sento chiamare
"Moro"
era Caudio, socio fondatore dell'ASG che mi avrebbe dato supporto fino alla Colla, in più riprese e che è stato la prima distrazione per non farmi pensare che
il viaggio era appena iniziato! Un sorriso enorme nel vederlo! Si iniziava a fare sul serio!
Poco dopo sulla salita appena iniziata mi riconosce e saluta Massimo, un blogtrotter anche lui. Massimo, RESPECT per il tuo Passatore!
Ero concentratissimo sulla respirazione, e nonostante mi ero scaldato e nn necessitassi di tratti al passo, continuavo ad applicare la strategia decisa a
tavolino!
ALLA COLLA
Dal 40° venivo preceduto/affiancato dalla lepre psicologica Claudio fino alle tende con le borse lasciate allo start: mi precipito a prendere la mia ed il mio accompagnatore
Free Lance :) mi farà la gentilezza di passare il pettorale dalla canottiera di società alla maglia ASG personalizzata per l'evento. Mi ero portato di tutto
nel dubbio del meteo che avrei trovato e col senno di poi dico che ho fatto bene perché opterò sia per i guanti tecnici che per l'immancabile scaldadacollo!
Riconsegno borsa, prendo qualcosa da bere al ristoro e penso
"Ok, la gara inizia ora"
Riparto senza battere ciglio in discesa e volutamente rallentato, sia per le gambe provate da quanto fatto fin la, sia per il traffico di auto in quel
tratto! Lí ma anche in altri punti, sono stati le uniche note stonate di una sinfonia durata 11:24 minuti!
Prima di arrivare al 50° mi raggiunge Claudio, anch'egli cambiato di vestiario, che mi fa
"Ehi tutto bene,serve niente?"
Come già d'accordo, gli faccio
"No, vai vai ci vediamo all'arrivo, sto bene" (anche un pò di autoconvincimento!!!)
e lui
"Dai che hai finito, solo altri 50 in discesa"
Se avessi avuto un corpo contundente l'avrei colpito duro :) ma invece ora gli dico
"grazie di tutto SOCIO, il tuo Passatore te lo sei fatto anche tu con Simone vicino e sono felice di avertene dato l'opportunità! A te come a tutti gli altri.."
Il 50° ancora non era arrivato, la sera iniziava a farsi spazio nel cielo e la luce andava scomparendo; la tanta gente, il tanto chiacchierare sembravano
svanire lentamente, come abbassando delicatamente il volume di una radio fino al silenzio totale:
"ok Mauro, vai giù fino a Faenza, ricordati cosa scriveva Simone e poniti obiettivi mentali di volta in volta!
LA GARA E' APPENA INIZIATA!"
Fisicamente stavo bene, stanco in misura dello sforzo profuso fin la, davvero: l'essere stato attento alla respirazione è stata la mossa vincente!
Mi veniva da ridere quando pensavo che avevo ancora più di un'altra maratona e fu allora che cercai le giuste motivazioni su cui meditare per trovare le forze.
Il pensiero andò dritto dritto a come e quanto seppero soffrire Enzo, Simone, mia madre, alle prese col BASTARDO, alle scene di dolore a cui ho assistito in questi tre anni ed automaticamente i dubbi scomparivano, mi limitavo a correre come meglio potevo fare, stando attento a mettere i piedi e cercare di illuminarmi la strada con l'essenziale e modica lucetta che avevo recuperato dalla borsa.
Ormai si correva in solitudine, nonostante non si fosse praticamente mai soli, ma per quanto mi riguarda ero calato in uno stato mai provato in 37 anni, c'erano dei momenti in cui mi sentivo quasi in preda a dei raptus dettati dal contesto, un distacco totale dalla realtà e quando me ne rendevo conto e tornavo al reale l'impatto non era lieve.
I RISTORI, IL NIRVANA: LA MAGIA DI SIMONE
Ho deciso che non avrei dovuto sgarrare, mi dovevo preoccupare solo di bere, bere e bere: acqua naturale, un pò di sali, the caldo alla sera; come solidi ho mangiato solamente frutta, pezzi di banane, mela, un pò di uva sultanina, solo alla sera mi permetterò di prendere anche un paio di biscotti da inzuppare nel the, camminando per evitare di parcheggiarmi :) non mi fermavo più di un minuto, due al massimo boh ero senza orologio :) ma comunque stavo il necessario per fare le cose di corsa e ripartivo, mi ricalavo nel mio Nirvana e riprendevo a meditare, pregare, ma non perchè avevo paura di non farcela piuttosto perchè quella situazione mi faceva sentire più vicino al Destino, a Dio, all'Onnipotente: ci sono stati dei momenti, più di uno, in cui avevo la sensazione reale, concreta, che Simone mi stesse tanto vicino da essersi calato nel mio personaggio e che fosse lui a fare l'andatura! Quando me ne accorgevo ridevo, perchè contento di star facendo bene e più ci pensavo e più me ne convincevo, quello NON POTEVO ESSERE IO, non dopo 60, 65, 70, 75 km.. Al massimo ne avevo fatti 63.3 di continuo e quindi quello era LUI, ridevo come uno scemo, in quel buio tra un ristoro ed un altro i km passavano velocemente e dentro di me pensai
"aò Simo', so' contento che stai a fa tutto te ma non te dimentica' che il corpo è il mio e la carrozzeria è quella che è, però andiamo, il problema ce lo porremo al momento debito"
UNA CRISI DA FARMI TEMERE IL PEGGIO E L'EFFETTO PLACEBO
Arrivato all'80° si riaffacciavano i crampi alla coscia posteriore destra, e dopo quella sgaloppata di oltre 30 km con Simone a fare l'andatura, a parte le pause brevi dei ristori, iniziai a temere il peggio: si perchè ero in preda ad una crisi vera e propria, mi veniva da piangere ma le lacrime non mi uscivano, nn ce la facevo neppure a camminare, mi appoggio con le braccia conserte ad una staccionata ed intanto venivo ripreso e superato, ognuno di quelli che passava mi vedeva nello sconforto più totale e leggendo dietro la schiena azzardavano
"GO Simone GO"
riprovavo a partire al passo ma niente, non ce la facevo, mi rifermavo!!! non sapevo più che fare, in quelle condiizioni ancora venti chilometri sarebbero stati infiniti! Fu allora che mi ricordai di avere ancora due carbogel!!! Lo presi come se fosse una pozione magica, era l'ultima possibilità e subito dopo ripresi a camminare ma in pessime condizioni, però un effetto placebo mi diede nuove energie e dopo pochi metri riniziai a correre: era tutto svanito! Quanto ci condiziona la testa, fa tutto lei, nel bene e nel male!
Ripresi i ritmi prima, anzi Simone riprese a fare l'andatura e mi tornò il sorriso sulle labbra, come un pazzo, aspettando il ristoro susseguente per poi attendere l'arrivo a BRISIGHELLA, dove sapevo che forti emozioni mi avrebbero aiutato ad iniziare ad immaginare la fine, nonostante mancassero ancora dodici interminabili chilometri. Non potei non pensare a quanto scriveva WLF nello scoprire che il cartello era posto all'88° e non al 90° come da lui immaginato, ma la cosa non lo scosse poi troppo, come dice lui
"Contraccolpo. L'imprevisto è sempre dietro l'angolo.
Non è gravissimo in questo caso.
Erano ottantotto chilometri fatti e non novanta; un filo di delusione mentale c'è ma va bene così. Una piccola lezione in fondo ad un prezzo molto basso. Sarò più paziente la prossima volta, devo tenere in mente indistruttibile, devo esserlo. Non penso più che potrò chiudere la gara in meno di otto ore, ma questa sfida è talmente oltre i valori cronometrici che non cambierà la sostanza.
L'odore della fine, l'idea di arrivare fino in fondo, il salto nel buio è una scommessa vinta."
ULTIMI 10
Poco prima del cartello del 90° supero due runner al passo, ed uno mi fa
"ehila grande, vai che sei arrivato, sei stato bravisismo"
era Giuseppe, alla sua seconda partecipazione, dopo lo splendido 10:47 del 2013, e correndo gli faccio
"e allora, daje"
e lui
"no no, me la prendo comoda"
Giuseppe, conosciuto al venerdì pomeriggio in piazza a Faenza e che durante la prima parte mi superava prima dell'interminabile salita per arrivare alla Colla. Conoscerci come abbiam fatto mi fa pensare di conoscerti da sempre ed invece siam stati al massimo 10' insieme: il potere della CORSA è questo!
Ok l'odore della fine lo sentivo, ma sapevo pure che mancavano ancora 10 chilometri e che il falso piano a scendere come da altimetria mostrato, era tutto tranne che a scendere! Forse perchè i già 90 chilometri fatti facevano vedere le cose distorte e/o sentirle tali?!? Non lo saprò mai, ma continuavo a correre su una strada deserta ricalata nella realtà del quotidiano, adesso c'erano anche i lampioni. Io ed una coppia di ragazze, ci siamo superati più volte dalla crisi dell'80°, prima loro, poi io, poi loro quando al 95° un accenno del solito crampo mi faceva optare per fermarmi un attimo, ed io
"caxxo, caxxo, caxxo"
e tiro fuori l'ultimo carbogel-pozione miracolosa! Come all'80° riprendo a camminare e subito a correre, tutto svanito. Ci rimetto quasi quattro chilometri per riaffiancare le ragazze, eravamo arrivati al 99°, ed affiancandole faccio loro: ragazze è stato bello condividere questo viaggio con voi, andiamo a concludere, quest'ultimo si corre ad occhi chiusi, godiamocelo! Le sorpasso e sento
"GO Simone GO"
e
"FAI GLI AUGURI ALLA MAMMA"
vedendo la personalizzazione apposta per l'occasione!!!
Per un attimo faccio loro:
"ma perchè, conoscevate?!?"
pensando si riferissero alla mamma di Simone, ma in una frazione di secondo capii tutto: Simone ero io vedendo la scritta e la mamma era comunque la mia a cui stavo regalando il mio Passatore!
ULTIMO CHILOMETRO
Poco dopo aver superato le ragazze mi lascio andare ad un primo grido liberatorio, poi ad un secondo, ed intanto acceleravo, una miriade di emozioni mi stavano pervadendo, ed un terzo grido, un sorriso a 100 denti ed acceleravo e strillavo e mi sento fare
"ehi Mauro"
era Ame che stava tornandosene dall'arrivo e con cui ci siam scambiati un cinque, che scoprirò postare all'istante via FB
"Visto Mauro gridava a 300 mt dal traguardo e lo sentivano a Firenze ahah"
Arrivo in piazza del Popolo, alzo il braccio ad indicare i miei cari, Simone, tutti, taglio il traguardo mentre dai lati sentivo tutto il gruppo ASG che presidiava lo stand apposito a ridosso del traguardo, mi inginocchio, guardo il cielo strillo per l'ultima volta
"GRAZIE SIMOOOOOOOO"
Mi alzo, mi lascio abbracciare ed abbraccio tutti:
Christian, Lauretta, Giuseppe, Claudio, Andrea, Silvio, Alessandro, Michele, Marco via telefono da Dublino, e tutti quelli che hanno creduto in questa mia promessa. Tramite tutti i mezzi di comunicazione possibili, FB, Twitter, Blog, WhatsUP.. etc.. Citarvi tutti mi prenderebbe altre 11 ore, ma sappiate che nei 30 km corsi dopo il 50° mi siete stati tutti vicino, vi ho pensato a tutti!
Vado a prendere la medaglia, abbraccio e ringrazio l'indispensabile e grande Lorenzo!
ps: Lore', la prima volta che ho chiesto l'ora era alla Colla e nello scopire che erano ancora le 20:40 ho pensato tantissimo a quanto mi dicesti al venerdì e cavolo, ero lì!!!
GRAZIE A TUTTI VOI UNA MAGIA SI E' AVVERATA
SENZA DI VOI SAREBBE STATO IMPOSSIBILE
FELICE DI AVERVI DATO LA POSSIBILITA' DI ESSERE VICINO A SIMONE ATTRAVERSO ME
IL RAGAZZO SE L'E' SPASSATA DA LASSU'
SIETE/SIAMO STATI IMPECCABILI
Un post a parte verrà dedicato all'immane lavoro svolto dietro le quinte e che ha reso possibile la magia!
Ancora grazie, siete stati fantastici, unici!
ARRIVO A FAENZA. I MIEI
ALLENAMENTI, LE MIE FATICHE, LA CURA DEL FISICO, L'AIUTO DEGLI
AMICI, IL SUPPORTO E TIFO DI
CHI ERA PER STRADA. TUTTO INSIEME MI HA
PERMESSO DI ESSERCI, DI GODERE DI UN MOMENTO DI FELICITA' PURA.
FELICITA' VERA, SODDISFAZIONE PIENA.
LO ZEN, LA CORSA E L'ARTE DI VIVERE CON IL CANCRO
Simone Grassi