Da dove comininciare l'ennesimo racconto dell'ennesima emozionante "avventura"?!? Beh, l'esito cronometrico e qualche numero farà meglio capire la grandezza dell'impresa che ben si sposa con il weekend umbro:
direttamente dal Garmin: Km 56.83 - 2839cal
FOTO IN GARA
Location incantevole, in quel del B&B Casa Giuditta, a soli 15' dal ritrovo della gara sul Trasimeno, a cui non posso che rendere merito di essere stati uno dei fattori che hanno reso indimenticabile questo weekend. Sicuramente tornerò e magari approfitterò del loro essere inglesi madrelingua per concedermi una settimana di inglese full immersion (quando aggiungeranno giorni al calendario sicuramente ma in questa vita la vedo difficile :///) e godermi la rilassatezza di quei luoghi.
Ho salutato Andrew e la moglie affermando: a bit of my heart will remain here!
La mossa B&B sembrava fino a quel momento azzeccatissima, ma la conferma arrivava quando scoprivo che da lì a poco sarebbero arrivati altri tre runners, anzi, altri tre RUNNERS. Si perchè i miei coinquilini erano niente poco di meno che: Lisa Borzani, Paolo Pajaro e Gabriele Giraldo!
Lisa, un pò come quanto scoperto con Giorgio (Calcaterra), è una persona squisita: tanto brava quanto umile nelle sue performance atletiche di alto livello. La ragazza fa parte della Nazionale di Ultratrail e vanta un palmares degli atleti forti forti, anche se lei smentisce talmente è umile! Se si fosse chiamata Giorgia, sarebbe stata la versione femminile di Calcaterra :) per la splendida persona che è e per le sue doti atletiche!
Paolo Pajaro, il suo compagno di sentieri, di pista, di asfalto, di monti, ma soprattutto di vita. Di lui non sono bene a conoscenza del palmares ma basta fare una ricerca in internet per scoprire le sue doti! D'altronde, Dio li fa e poi li accoppia! Paolo, come Lisa, oltre ad essere un grande atleta, è una persona amabilissima! L'amico, perchè è bastato veramente poco per poterli considerare tali a tutti e tre, ha migliorato il tempo rispetto all'edizione 2013 di ben 13' in questa Strasimeno! No dico: TREDICI MINUTI!
E' bastato veramente poco tempo assieme per sentirmi avvolto dalla loro amicizia: magia dello sport, ma anche magia di Simone. Si perchè Lisa lo conosceva tramite il suo blog, sapeva del male che lo aveva colpito ma non sapeva ancora del suo evolversi! Allorchè mi sono fatto portavoce in qualità di membro onorario della ASG (amico), di raccontare a loro tutti, sorseggiando la Tazza di THE di benvenuto del B&B, gli utlimi 2 anni di Simone, menzionando le sue Connemarathon, il suo Passatore e la splendida cornice di Connemara 2012. Insomma, Simone stava seduto a quel tavolo a sorseggiare THE insieme a noi!
La mattina della gara faccio ai ragazzi: io sono fatalista, e penso che questo nostro incontro sarà di buon auspicio per la mia performance, sono sicuro andrà benissimo!
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Ok, andiamo a correre questi 58km, anzi, al ritiro del pettorale scoprivo che il percorso era più breve rispetto alle edizioni precedenti; per motivi logistici hanno eliminato partenza ed arrivo nel centro di Castiglione, quindi eliminati 1,5 km circa, che risparmieranno la partenza in discesa e conseguente arrivo in salita! (poco male mi dico seppur mi sono immaginato Simone che mi guardava come per dire: che pacchia è?!?).
A letto alle 22.30, mi svegliavo alle 5.15, un'ora prima della sveglia, e mi preparavo ad andare a far e la splendida colazione assieme agli altri, magnificamente preparata dai proprietari del B&B.
NB: il giorno prima non avevo nessuna intenzione di far colazione, talmente abituato a correre a digiuno, poi però quando Lisa & Co mi fanno capire che l'avrebbero fatta, ho pensato ad alta voce: vabbè se la fate voi che siete forti la faccio pur'io!
Alle 8:00 circa ero nei pressi del Lago, giornata fantastica se pur quel tanto di vento che faceva da ostacolo affinchè fosse un meteo PERFETTO, ma ero pronto a tutto e quindi il vento era il benvenuto in quel contesto da favola!
Con estrema calma andavo girovagando in zona partenza a cercare facce più o meno conosciute, quando un sorriso affettuoso mi compariva in volto nel veder allestire lo Stand di Jacopo Ortolani e della campagna WE LOVE INSULINA, un saluto sincero ed un piacere stringere la mano ad un grande uomo, ad un grande PAPA'! Un RUNNER, ad uno di noi, che ieri si limiterà a presiedere allo Stand!
Erano le 8.45, nn faceva freddo ma tirava vento, con altrettanta calma mi apprestavo ad evadere la pratica vestizione etc.. Nessuna intenzione di avere fretta, nè a cambiarmi, nè a correre e forse il prendermela tanto comoda mi ha permesso di impostare la gara come meglio non potevo fare.
Partivo dietro alla massa, tra gli ultimi, continuavo a ripetermi NON AVER FRETTA, NON AVER FRETTA
In realtà durante le letture dei post di maggio 2010 di Simone, partorivo un ragionamento, tanto folle, quanto azzeccato per sapere come impostare la gara. Scoprivo che il ragazzo durante la preparazione del Passatore, si allenava per mantenere un passo di 4:15, allorchè, col masismo rispetto nei confronti di Simone paragonato ai miei risultati, mi dico: il suo 4'15'' potrebbe essere un mio 5'30'' (spero), forse dev'essere quella l'andatura da tentare alla Strasimeno, ma sì, vada per 5' 30''!
E quindi il sapere che doveva essere quella l'andatura, mi faceva partire rilassato, tranquillo, senza nessuna fretta, sapevo che 5'30'' per me era sostenibilissimo, anche se nn sapevo per quanti km!
Un'altra mossa azzeccata, e di cui gliene voglio rendere atto, è stata il dar retta al suggerimento d'er Califfo, excoach ma ritrovato buon suggeritore: andare al passo nell'unica vera salita di 500m, forse meno, intorno al km 10,500 (mi sembra :/ ), ed ed altrettanto in occasione dei tanti ristori, bevendo comodamente per poi ripartire al ritmo prefissato, ogni ristoro mi prendeva circa 1'.
Arrivo al 10° km a Borghetto in quasi 55', perfetto mi dico, e stavo benissimo, tranquillo, giusto un pò dubbioso di quello che sarebbe prima o poi arrivato: LA STANCHEZZA. Intanto pensavo, e ripensavo, osservavo la gente, tanta, tutti con il loro obiettivo contrassegnato dal colore del pettorale ad indicare la distanza su cui ci stava misurando: spassoso correre e vedere strada facendo la gente diminuire in quantità, per ritrovarsi gli ultimi 10km a correre praticamente quasi sempre da soli, se non in rari incontri.
Come a Firenze 2012, ero concentratissimo, ero in un tunnel immaginario fatto di pensieri, ragionamenti, ricordi, obiettivi: il percorso attorno al Lago era poi spettacolare, seppur in alcuni tratti si corresse col Lago "nascosto" da qualche km di distanza, la maggior parte del tempo il Trasimeno faceva da spettatore silente, con Castiglione ed il suo centro storico a fare da Giudice della mia performance.
Ragionavo: forse posso accelerare un pochino, lasciarmi andare un pò, d'altronde stare molto tempo in più sulle gambe potrebbe rivelarsi controproducente ed iniziavo quindi far andare più sciolte le gambe ma sempre stando attento a non esagerare. Il km più veloce sarà un 4'44'', complice un falsopiano in discesa intorno al 15°, per poi rimanere tra i 5'05''/5'15''. Alla mezza passerò in 1:55, comprese le pause al passo nei ristori e lungo la salita dopo il 10°. Stavo bene, veramente bene, ero rilassato e non temevo il tempo finale: non me ne poteva fregar di meno, ero lì per un allenamento e così è stato!
Come a Firenze 2012, ero concentratissimo, ero in un tunnel immaginario fatto di pensieri, ragionamenti, ricordi, obiettivi: il percorso attorno al Lago era poi spettacolare, seppur in alcuni tratti si corresse col Lago "nascosto" da qualche km di distanza, la maggior parte del tempo il Trasimeno faceva da spettatore silente, con Castiglione ed il suo centro storico a fare da Giudice della mia performance.
Fino al 30° il tanto ragionare era affiancato dal pensiero che i miei angeli mi stessero osservando e li immaginavo sereni nel vedermi tranquillo. Tra me e me ho un pò ripetuto la strategia di Firenze 2012, mia madre per farmi andar tranquillo, RB per essere costante e Simone come asso della manica per le parte più difficile!
Intorno al 41° c'era un giro di boa, per arrivare a tagliare il traguardo della Maratona, ed invece proprio in occasione del dietro front, la poca lucidità e l'errore di chi mi stava davanti, mi faceva continuare dritto per scarsi 200 metri, per poi renderci conto che stavamo andando alla deriva :) L'errore mi aveva un pò provato psicologicamente ed il falso piano in salita per arrivare al traguardo della distanza madre ha fatto il resto, ma nel vedere sul cronometro ufficiale del traguardo che stavo chiudendo la Maratona in 3:50, un pò di fiducia la riacquistavo e mi apprestavo a fare gli ultimi scarsi 15km (miiiiii ancora 15km :/ PAURA). Ma le letture dei post di Simone in quel momento mi tornavano utili, e lo sentivo vicino: pochissimi runners si intravedevano all'orizzonte, a tratti nessuno.
Strada facendo l'abbigliamento deciso alla partenza si rivelava azzeccatissimo, correvo come mio solito: completo sociale, guanti e scaldacollo, ma stavolta anche copriorecchi e bandana. Intorno al 35° iniziavo a togliere dapprima il copriorecchi, poi i guanti ed infine lo scaldacollo, quest'ultimo che rimetterò poi negli ultimi 7-8 km, quando l'andatura era calata ed era iniziato l'alternarsi di tratti al passo sempre più prolungati. In quel frangente vedo di fronte a me un runner che camminava, mentre mi avvicinavo scorgevo sulle sue spalle il nome LORENZO, indizio che unito a quello della maglia della 100km del passatore, mi fa dire No, finalmente ti incontro, e tu puoi essere solo quel Lorenzo lì! Mentre lo superavo però mi è venuto spontaneo rallentare (stavo ancora bene) e allungargli una mano per spronarlo a riprendere, e così ha fatto! Per una kilometrata o forse più siamo stati affiancati, abbiamo anche scambiato qualche parola: quell'incontro era avvolto nella Magia di Simone. Alla fine mi arriverà 5 posizioni dopo, ad un paio di minuti di distanza! Grande LORENZO, al Passatore, nonostante tu abbia detto di non volerlo più fare :) ti voglio compagno di corsa in quel della Faentina!
Ero partito con due gel attaccati ai calzoncini con le spillette (mai più per 58km opterò per questa soluzione, oggi ho cicatrici all'altezza della vita dove "vivevano" le spillette), ma fino al 45° non li avevo utilizzati perchè ormai disabituato a prenderli, mi limitavo alla frutta nei ristori ed a bere sempre, ad ognuno almeno due bicchieri d'acqua e/o sali (quello che mi capitava in mano, se trovavo vino mi bevevo pure quello :P ), ma quando al 45° mi accorgevo che ormai stavo raschiando il fondo, nonostante l'asso nella manica chiamato Simone, iniziavo a prenderne dapprima uno e dopo 5-6 km anche l'altro. Un pò psicologiacamente e forse anche un pò energicamente un aiuto me l'hanno dato ma ormai negli ultimi 5km il mio correre era un alternare di tratti al passo, forse un pò anche perchè i miei "rivali" facevano lo stesso, ed infatti con alcuni ci siamo sorpassati e ripresi diverse volte, altri mi avanzavano ed alcuni mi rimanevano dietro.
Nonostante la stanchezza e tutto il resto, guardavo Castiglione in lontananza e ripensavo al libro di Simone: al sabato avevo ripassato nella versione kindle, il capitolo "Ultramaratona", che trattava proprio della sua Strasimeno! E' stato come se lo sentissi parlare in quel frangente!
Le gambe ormai correvano di default: sapevo che la fine era prossima e che era solo questione di pazientare ancora un pò!
Le gambe ormai correvano di default: sapevo che la fine era prossima e che era solo questione di pazientare ancora un pò!
L'ultimo km è stato il più duro ma allo stesso tempo il più emozionante: il vento ormai era diventato bora, ed arrivava tutto in senso opposto al traguardo, sembrava voler dire daje, vediamo se riesco a fermarti ancora! Ed invece in quegli ulimi 1000 metri non ho più camminato, iniziavo a mostrare un sorriso di stanchezza/gioia, negli ultimi 600 metri ero inebriato dalle emozioni. Per due volte mi stavo lasciando andare alle lacrime, ma poi nn è successo: in fin dei conti sapevo fosse soltanto la fine di un allenamento!
I'M A FINISHER 5:23:39
FOTO varie
In uno stato endorfinico, me ne andavo a zonzo dopo essere ripassato al B&B ed essermi sdocciato per bene. Andavo a visitare il Lago di Montepulciano e me nsatvo rilassato un quarto d'ora in un agritursimo deserto, approfittando del silenzio e godendomi l'impresa appena terminata.
Prima di rimboccare la strada di ritorno verso casa, decidevo di fermarmi a mangiare non so dove, ormai non me ne fregava più di nulla, poteva accadermi di tutto, non sarebbe stato un problema! Rientrerò a casa che erano quasi le 21.
Ormai ero un FINISHER
ebbravo. anzi ebbravissimo
RispondiEliminaEggrazie nine'
Eliminaao, e quando farai il passatore me tocca a piamme un giorno de ferie pe leggeme er post!!!
RispondiEliminaGrande Battè, sei stato forte, un altro tassello messo, daje così!!!
Grazie Preside', detto da te vale talmente tanto che rischio de sentimme bravo veramente :)
EliminaRiguardo le ferie, beh, è il minimo: talmente tanto sarà il tempo per scrivere 100km di emozioni! ;)
ma che ne sappiamo noi, che non siamo mai andati oltre i 42.... ci sei, maurè!
RispondiEliminaSperiamo che ce so come dici te Marchè, xkè se ce faccio so dolori!
Elimina;)
Racconto emozionante e toccante, incredibile l'incontro all'agriturismo con quei tre atleti forti sportivamente ma umili umanamente!
RispondiEliminaIo,che ho corso solo una maratona in vita mia, forse non posso capire cosa si provi in gare ultra del genere.
Complimentoni.
Leo
Caro Leo, così come io non posso capire correre veloce come te :D penso si tratti di emozioni forti, in entrambi i casi! Le ultra forse sono più introspettive, si ha mooooolto più tempo per riflettere! ma forse ai miei ritmi, quelli + bravi hanno ben poco di che pensare! Grazie della visita ;)
EliminaGrande Mauro, non l'ho letto tutto perché ora vado di "corsa". Complimenti! Non sono sicuro se correrò mai una ultra ma, devo dire che, per come la racconti tu, mi affascina. Ancora complimenti vivissimi e tornerò per terminare l'amena lettura. Siamo fieri di te! Enzo de I Runners.
RispondiEliminabella Enzo, mi imbarazza sentirmi fare certi apprezzamenti! ma come te, fino a domenica mattina, anche per me era utopia pura pensare di aver corso una ultra!!! ed invece.. con le giuste motivazioni ed altrettanta costanza negli allenamenti, il mio piccolo successo l'ho ottenuto!!!
EliminaiRunners sono contenti di averti a bordo!!!!
Davvero grandissimo Mauro...un altro grande passo verso quel Passatore che ti farà sentire ancora più vicino al caro Simone...
RispondiEliminaUn abbraccio.
Si, Kikko: un altro importante passo è stato fatto!
EliminaQualcosa in me sta cambiando!