domenica 3 gennaio 2016

"il ritiro non è un opzione contemplabile"

Oggi si è corsa la prima edizione della Maratona di Buon Anno in quel di Rieti, e più precisamente nella piana reatina; il meteo non prometteva niente di buono ma al mattino un cielo sereno ed il sole facevano da compagni lungo la strada che mi portava a Rieti insieme ad Ania.
Una volta a Rieti svolgevo le pratiche di ritiro del pacco gara e salutavo un pò di vecchie conoscenze del mondo podismo, che oggi vedeva coinvolti 200 Runners tra le diverse distanze (12 km, 22, 32, 42), e con una decina di minuti di ritardo si partiva dal centro commerciale Perseo in centro, direzione Piana reatina, dove 4 giri in un'atmosfera surreale fatta di campagna, nebbia, pioggia e freddo, faceva da cornice a quello che sarà un quadro mal riuscito tra le mie Maratone!
D'altronde avevo improvvisato la partecipazione a questa gara, venivo da più di un mese di poche corse se non nelle gare di Verona, Villa Pamphili e la Natalina e mi avventuravo alla ricerca di cosa non so, forse di una scusa per portare a casa la 17^ Maratona e di cercare di recuperare un kilometri venuti meno nelle feste natalizie.
Al sabato pensavo ma che ritmo tengo? Mah forse mi devo rifare alle sensazioni o forse devo seguire il suggerimento di quella che è la media scaturente da 178 gare dal lontano 2004 e che risulta essere 5' e 15'' al km. Insomma parto dopo un leggero riscaldamento per sfatare il freddo che arrivava e la scongiurata pioggia che faceva la sua apparizione, a discapito di un cielo sereno che si faceva da parte subito dopo lo start!
Ed invece? Invece nonostante i più che ragionevoli propositi, faceva gola l'essere più vicino possibile ad un 210' e partivo per quello che sapevo sarebbe stato un duro viaggio ma che mai avrei pensato potesse durare 4:01:15 !!!
La piana reatina faceva da scenario ed il timore di sbagliare strada quando il gruppo avrebbe iniziato a sfilacciarsi, era una realtà da considerare ma che fortunatamente nn è capitata! Fino al 15° tutto filava liscio, diversi compagni di viaggio lungo quei primi km ma ad un certo punto il Garmin ha iniziato ad imbarcare acqua e lappare a non finire, e da li è stato un viaggio a sensazione, cercando di sfruttare le lepri di chi fino a li mi aveva fatto capire di avere un ritmo per me sostenibile! Ed invece il tanto freddo, e la stanchezza l'anno fatta da padroni, in diverse occasioni in prossimità dell'agriturismo che corrispondeva alla finish line, il pensiero di fermarmi mi è passato per la testa, ma Simone mi è venuto in aiuto con la sua massima "Il ritiro non è un opzione contemplabile" ed allora ho messo immediatamente da parte tale ipotesi, ricordando anche che le esperienza della Connemarathon 2013 e della Strasimeno 2015 mi avevano visto combattere contro un nemico come quello di oggi: il meteo! I due Passatori mi hanno dato la forza di pensare solo ad arrivare, fregandomene del resto!
Cmq che dire, la media dopo 179 gare è peggiorata di un secondo con oggi, 5'16''; le gambe gridano riposo e rifacimento muscolare!
Un'altra esperienza è stata fatta, un altro insegnamento se pur pagato a caro prezzo!
Ma d'altronde: con la corsa non si improvvisa e non ti improvvisi!
GO Simone GO - Nonostante il flop il tuo aiuto è stata la soluzione!

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