domenica 25 marzo 2018

58... 50 e 63: sto Passatore s'ha da fare

La forma latita, la borsite rompe ed io che faccio?!? Pianifico!!!
Dopo i 58 riusciti facili alla Strasimeno, la borsite della zampa d'oca mi faceva propendere/obbligava a starmene buono, allo stesso tempo mi fa decidere che il 15 aprile la 50 km di Rieti è un punto di passaggio obbligato per giungere la settimana dopo nel Connemara, dove i 63.3 km mi prepareranno al viaggio che un mese dopo mi aspetta lungo la faentina.
Quest'anno la preparazione al Passatore non c'è stata, o meglio, non sono mai riuscito a dargli il via, quindi, quest'anno l'obiettivo sarà veramente solo godermi il viaggio e portarmi a casa il piatto, un piatto costato 5 anni di sacrifici e km, un piatto che assume un significato speciale, talmente la mia vita è stata complicata!
La scarsa condizione, i problemi al piriforme prima, ed ora della borsite mi stanno facendo inanellare tanti personal worst ma non faccio una piega e so benissimo di non poter pretendere di più quest'anno. Lo stile di corsa forzatamente cambiato mi sta facendo percepire nuove sensazioni, che in altri momenti non apprezzavo, quindi va bene così, aspettando tempi migliori!
Chi mi deve capire, capisce e non devo dimostrare niente a nessuno!!!

#staytuned 
#imieiangeliconme 
#tuttoperunpiatto 
#ASG 
#road2Passatore2018 

lunedì 19 marzo 2018

Strasimeno 2018: la media di sempre ne risente per 19''/km

La mania di come tengo traccia del mio correre mi da indicazioni su come sto procedendo col passare degli anni e km.. Dopo la mia quinta Strasimeno ne scaturisce una media in declino di un altro sec/km anzichenò. Per mantenere le cose immutate avrei dovuto chiudere con almeno 18' 27'' in meno sul tempo finale, che sifnifica 19'' al km più veloce, ma ieri è stato impossibile, per le ragioni di seguito, buona lettura.

5 volte Strasimeno, 5 differenti me ma sempre lo stesso er Moro, quello alla ricerca di tunnel immaginari dove starsene vicino ai suoi ANGELI e dove l'introspezione svela sempre nuove forze nascoste e la capacità di non darsi mai per vinto.

L'edizione di quest'anno ci ha visti sempre perennemente sotto l'acqua ed il percorso rivisitato con molti km su sterrato, ha avuto le ripercussioni di tanto piovere ma per quanto mi riguarda è stato meglio, il fondo fangoso era meno duro ed il problema al ginocchio ne traeva vantaggio su quei lunghi tratti.

Partivo col dubbio del piriforme e nervo sciatico ed invece il problema è stato la borsite al ginocchio sx, che ha iniziato a rompere fin dall'inizio ma che solo dopo il 30° km ha iniziato a condizionare il mio correre; tentavo di far rientrare il dolore alternando ìl passo in prossimità dei ristori e nelle poche salite che si presentavano lungo il percorso, ma il camminare era più difficoltoso di correre ed allora piano piano riprendevo ma era come se avessi il limitatore inserito e la testa, consapevole, non faceva girare le gambe come dovevano.

In quelle fasi ripensavo allora alla frase di Bonfiglio:

 "..perché gli ultramaratoneti lo sanno…le crisi…passano. Sempre."

La Strasimeno mi rimanda sempre con il pensiero al libro si Simone "Lo Zen, la Corsa e l'arte di vivere con il Cancro", e lungo il mio viaggio le sue parole mi facevano dialogare con lui:

"Pianificare una sfida, prepararla, partire con dei dubbi, ma lasciare emergere la forza interiore che ti dice di fidarti di te stesso è una bella sensazione."

<Simo, quest'anno non l'ho pianificata, son partito con enormi dubbi, vediamo quel che succede>

"Curvo per la mia strada, alzo lo sguardo verso destra. Il lago domina, il percorso gli gira tutto attorno disegnando un cerchio, ed 
io sono più o meno all’opposto del punto di partenza." 

<eh eh io mi giro a destra ma il lago quest'anno è un tutt' uno col cielo ed il cucuzzolo ancora non si vede, continuiamo a correre và >

"Quel borgo appoggiato su di un cucuzzolo non alto ma ben stagliato nel paesaggio, là dovevo tornare, nel mezzo, per le mie aspirazioni da ultramaratoneta, l’incognito."

<mancano ancora una dozzina di km, finalmente rivedo ìl Borgo, sembra vicino, ormai è fatta! Anche quest'anno ho girato il Trasimeno!!!>

6:19:50 l'ufficial time... la strada per Faenza è ancora tanta e sta borsite deve sfiammarsi se non voglio penare le pene dell'inferno lungo la faentina!

Fingers crossed, stay tuned 
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Al km 33 incontravo l'amico Gianluca, con il quale abbiamo trascorso un altro divertentissimo weekend assieme alle nostre metà. 
Era al passo, mi mettevo al passo anch'io e scambiavamo due chiacchiere, a lui mancavano gli ultimi 9, a me ancora altri 21, ed i problemi legati alla borsite stavano per palesarsi. Fin la ero felice di come stavano andando le cose, consapevole dei miei mezzi quest'anno, stavo conducendo una gara fatta di umiltà, fino al 30° con respirazione facile facile.
Ok ripartiamo, ciao Gianlu'..


domenica 11 marzo 2018

Roma Ostia 2018, sciatica: una realtà ma anche una scusa


42^ mezzamaratona.

Tornavo ad Ostia dal lontano 2014, quando chiudevo a 4'58''/km a dispetto dei 4'35''/km del 2013; da allora 4 Passatore mi hanno travolto e quasi in apnea mi ritrovavo oggi a ricordare gli anni che furono, una miriade di ricordi delle mie precedenti 9 partecipazioni.
Non avevo programmato questa gara, i problemi alla sciatica che mi stanno interessando da inizio anno, tornano ad essere un serio problema: non riesco a correre spensierato, so che il fastidio è lì e so che quanto vado correndo di sicuro non mi è di aiuto per guarire del tutto, ma gli appuntamenti con le ULTRA sono alle porte ormai e dopo i 41,4 km per Monterotondo di domenica scorsa, decidevo di prendere il treno chiamato Roma Ostia. 
Un collega di lavoro, Paolo, mi dice in settimana che un suo amico no può andare e di sicuro non mi lascio scappare l'occasione di riprovare questi 21km, senza pretese di tempi ma solamente con l'intenzione di accompagnarlo al suo esordio in una gara ufficiale e stare un paio d'ore sulle gambe.

Speravo i fastidi mi avrebbero lasciato in pace, almeno oggi ed invece..

Con Paolo decidiamo di divertirci e se poi riuscivamo a stare sotto le due ore sarebbe stato perfetto.

Partiamo tranquilli, senza fretta alcuna e ci troviamo dopo i primi 5km a ridosso dei pacer delle 2 ore.

Paolo si appaia in mezzo a quel gruppetto ed io subito avanti, ma senza nessuna intenzione di allungare, gli avevo detto che l'avrei accompagnato e quello avrei fatto.
Fino al decimo km mi giravo per vedere le sue condizioni ed era tranquillo, aveva un po' di paura per la salita del camping che da lì a poco sarebbe iniziata ed invece con enorme incredulità, iniziata l'ascesa lo vedo incrementare il ritmo e decidevo di lasciarlo fare, pronto in caso ad aiutarlo se avesse ceduto. Invece quello in difficoltà ero io!!! 
Come mi era capitato alla Tre comuni di fine gennaio, correvo facendo finta di non avere problemi ed invece le difficoltà stavano per palesarsi puntuali. 
Al 15° km vedevo Paolo 60/70 metri avanti a me che era bello lanciato e soprattutto che non aveva bisogno d'aiuto, allorché la poca voglia di essere resiliente degli ultimi 2 mesi mi faceva propendere per alternare un po' di passo e da lì in poi il dolore al gluteo ed il formicolio al piede sx sono state le scuse per considerare terminata la mia Roma Ostia.
Riprenderò a correre e rialternerò un po' di passo più avanti, un pensiero si faceva strada nella mia testa: ma come li corro i 58km della Strasimeno domenica prossima?!? Urge una strategia!

Un bravissimo a Paolo che porta a casa un 1:57 che la dice lunga su quelle che sono le  sue capacità all'esordio!
#imieiangeliconme #road2Passatore2018 #tuttoperunpiatto #onceagain #ASG