Un'esperienza senza precedenti, uno sforzo ed una resilienza che solo alcuni PASSATORE dei cinque corsi finora, hanno potuto avvicinarsi a quanto provato, comunque differente per sforzo, intensità, attenzione e concentrazione profusi!!!
Scenari e spettacoli della natura, che solo l'immane sforzo di ieri poteva venirne premiato!
Le Murelle
Un percorso che ha visto concentrate tutte le possibili varianti trail, lungo un viaggio durato al sottoscritto 10:42'
Passaggi nel sottobosco, in discesa, in salita, sulle rocce e sul fogliame tanto fitto da perdersi il piede, attraversamento di torrenti, cascate, km su pietre, anche qui in discesa, in salita, in piano e poi ancora arrampicate vere e proprie sulla roccia, risalita lungo un ruscello che veniva giù dalle rocce, passaggi aiutati da corde-sostegno, non finirei mai di raccontare ovunque è capitato di correre lungo quei 44.500 km finali (tanto misurava il garmin)!!
Passaggi nel sottobosco, in discesa, in salita, sulle rocce e sul fogliame tanto fitto da perdersi il piede, attraversamento di torrenti, cascate, km su pietre, anche qui in discesa, in salita, in piano e poi ancora arrampicate vere e proprie sulla roccia, risalita lungo un ruscello che veniva giù dalle rocce, passaggi aiutati da corde-sostegno, non finirei mai di raccontare ovunque è capitato di correre lungo quei 44.500 km finali (tanto misurava il garmin)!!
Ieri come non mai ho capito che se voglio riuscire discretamente su questo tipo di tracciati, devo assolutamente imparare a correre in discesa, altrimenti sarò sempre rilegato nelle ultime posizioni.
Ma voglio?!? Ecco la domanda è questa:
si perché con la vita che faccio, pretendere forse di riuscire bene in queste locations occasionali é veramente improbabile, ed allora va bene anche ottenere risultati rispettosi come riuscire ad essere comunque FINISHER
Sveglia alle ore 4, appuntamenro alle 4:40 con un ragazzo conosciuto il giorno prima al briefing pregara, all'arrivo a Piana delle Mele facevamo una veloce colazione e ci rilassavamo nel rifugio-Ristorante La Baita del Poeta, dove la sera prima cenavo con mia moglie Ania.
Iniziava ad esserci il fermento pregara e l'adrenalina iniziava a pompare nelle vene.
Partivo con la massima umiltà, conscio di quanto stavo azzardando. Partenza alle ore 6 puntuali ed il viaggio iniziava!
Nemmeno 500 metri fatti ed assieme al serpentone di 145 runners ci si rendeva conto che si era sbagliata strada!!! 🤤 non eravamo neanche partiti che avevamo già allungato di un km la distanza totale prima di imboccare la giusta via! Vabbè mi dico: facciamo finta di aver fatto riscaldamento 🙄
Nella prima parte di gara cercavo di non aver fretta, salivo lentamente e scendevo ancora più piano, la discesa mi immobilizza le gambe! Lungo i primi 20 km mi scambiavo di posizione con un ragazzo ed una ragazza; lei aveva già fatto l'anno scorso questa gara e l'aveva chiusa in 9:30, col senno di poi dico che è stata bravissima!
Fino al km 19 pensavo di poterle star dietro ma al punto più alto della gara (2180m) un grosso gruppo di trekking non mi faceva accorgere che bisognava girare a sinistra lungo una discesa inserita tra i cespugli, dopo 3/400 m quando la seconda persona del gruppo di trekking mi diceva di aver sbagliato strada mi fermavo e facevo dietro front😠 ritornano al bivio e dicevo all'organizzazione preposta che mi avevano mancato in tutta quella bolgia di persone, allorché un po' increduli si scusavano dell'accaduto, ed io accettavo di buoncuore. Ok si riparte mi dico!
Ero stanchissimo e solissimo, ormai "correvo" da solo lungo quei sentieri in discesa ed un po' di stanchezza mentale iniziava a farsi spazio! É allora che ho ripensato a Simone quando diceva "ritirarsi non è un opzione contemplabile", ed io invece per la prima volta da quando corro l'ho contemplata!!! Ragionavo che era veramente troppo dura, ancora mancava una vita ed io ero già cotto, non riuscivo a correre, non era su quel percorso che riuscivo a sentirmi al sicuro e le gambe erano bloccate!
Lungo quella discesa e quel sentiero finalmente ritrovo il ragazzo con cui avevo alternato i primi km, un vero piacere per entrambi ritrovarsi 😆 da lì in poi fino all'ennesima entrata nel bosco correremo uno di fronte all'altro ma poi dopo un po' sul fogliame in discesa mi faceva passare, avevo ritrovato un po' di serenità ed i pensieri di poco prima erano spariti, ora l'obiettivo era uscire da quella discesa nel bosco, dove i quadricipiti venivano sollecitati come non mai!
Finialmente la discesa spaccagambe era finita, adesso c'erano 4km di pietrame, assurdo pensare di correre su un percorso del genere ed invece dopo quei primi 25km non mi sembrava vero di poter finalmente correre in sicurezza!
Al ristoro picnic del 25 avevo tutta la voglia e l'intenzione di rientrare nel cancello orario del 29° ed iniziai correre su quel pietrame come se fosse prato inglese, l'obiettivo era sbrigarmi e finalmente correvo senza le paure della discesa !!!
Bellissimo quel tratto di km, almeno per me che ero tornato a correre, stupendi i passaggi in gallerie nella roccia e finalmente ero al 29°, ripenso ai miei angeli e li ringraziavo di avermi dato la forza di arrivare entro le 7 ore del cancello orario, ci avevo messo 6:40 circa e tanto mi bastava!!!
Al ristoro del 29° scambiavo un po' di chiacchiere e mi rifocillavo, conscio che la gara iniziava ora e 15 km durissimi ci attendevano! Ormai avevo vinto la mia gara, ero rientrato nel cancello orario e nulla mi poteva impedire di finire la mia prima MMM!
Senza fretta ma senza più paure!
si perché con la vita che faccio, pretendere forse di riuscire bene in queste locations occasionali é veramente improbabile, ed allora va bene anche ottenere risultati rispettosi come riuscire ad essere comunque FINISHER
Sveglia alle ore 4, appuntamenro alle 4:40 con un ragazzo conosciuto il giorno prima al briefing pregara, all'arrivo a Piana delle Mele facevamo una veloce colazione e ci rilassavamo nel rifugio-Ristorante La Baita del Poeta, dove la sera prima cenavo con mia moglie Ania.
Partivo con la massima umiltà, conscio di quanto stavo azzardando. Partenza alle ore 6 puntuali ed il viaggio iniziava!
Nemmeno 500 metri fatti ed assieme al serpentone di 145 runners ci si rendeva conto che si era sbagliata strada!!! 🤤 non eravamo neanche partiti che avevamo già allungato di un km la distanza totale prima di imboccare la giusta via! Vabbè mi dico: facciamo finta di aver fatto riscaldamento 🙄
Nella prima parte di gara cercavo di non aver fretta, salivo lentamente e scendevo ancora più piano, la discesa mi immobilizza le gambe! Lungo i primi 20 km mi scambiavo di posizione con un ragazzo ed una ragazza; lei aveva già fatto l'anno scorso questa gara e l'aveva chiusa in 9:30, col senno di poi dico che è stata bravissima!
Fino al km 19 pensavo di poterle star dietro ma al punto più alto della gara (2180m) un grosso gruppo di trekking non mi faceva accorgere che bisognava girare a sinistra lungo una discesa inserita tra i cespugli, dopo 3/400 m quando la seconda persona del gruppo di trekking mi diceva di aver sbagliato strada mi fermavo e facevo dietro front😠 ritornano al bivio e dicevo all'organizzazione preposta che mi avevano mancato in tutta quella bolgia di persone, allorché un po' increduli si scusavano dell'accaduto, ed io accettavo di buoncuore. Ok si riparte mi dico!
Errore in prossimità del ristoro |
Ero stanchissimo e solissimo, ormai "correvo" da solo lungo quei sentieri in discesa ed un po' di stanchezza mentale iniziava a farsi spazio! É allora che ho ripensato a Simone quando diceva "ritirarsi non è un opzione contemplabile", ed io invece per la prima volta da quando corro l'ho contemplata!!! Ragionavo che era veramente troppo dura, ancora mancava una vita ed io ero già cotto, non riuscivo a correre, non era su quel percorso che riuscivo a sentirmi al sicuro e le gambe erano bloccate!
Lungo quella discesa e quel sentiero finalmente ritrovo il ragazzo con cui avevo alternato i primi km, un vero piacere per entrambi ritrovarsi 😆 da lì in poi fino all'ennesima entrata nel bosco correremo uno di fronte all'altro ma poi dopo un po' sul fogliame in discesa mi faceva passare, avevo ritrovato un po' di serenità ed i pensieri di poco prima erano spariti, ora l'obiettivo era uscire da quella discesa nel bosco, dove i quadricipiti venivano sollecitati come non mai!
Finialmente la discesa spaccagambe era finita, adesso c'erano 4km di pietrame, assurdo pensare di correre su un percorso del genere ed invece dopo quei primi 25km non mi sembrava vero di poter finalmente correre in sicurezza!
Al ristoro picnic del 25 avevo tutta la voglia e l'intenzione di rientrare nel cancello orario del 29° ed iniziai correre su quel pietrame come se fosse prato inglese, l'obiettivo era sbrigarmi e finalmente correvo senza le paure della discesa !!!
Bellissimo quel tratto di km, almeno per me che ero tornato a correre, stupendi i passaggi in gallerie nella roccia e finalmente ero al 29°, ripenso ai miei angeli e li ringraziavo di avermi dato la forza di arrivare entro le 7 ore del cancello orario, ci avevo messo 6:40 circa e tanto mi bastava!!!
Km sul pietrame e nelle gallerie |
Senza fretta ma senza più paure!
la “pinna” di Pennapiedimente, in località BALZOLO al km 29° di gara |
Dal km 31 al 35 inizia la parte più dura e lenta del percorso, si sale di quasi 760m in 4 km
Ambiente incontaminato ed a tratti selvaggio, non ricordo bene dove sono passato ma le mie gambe ed il mio cuore non possono dimenticare quel viaggio assoluto ed unico!
Mancavano "ormai soli" 6km, in uno stato di euforia per la consapevolezza di essere riuscito a compiere un'impresa, l'odore della fine si sentiva ma è stato meno facile di quanto si possa pensare:
ancora un'oretta di gara tra arrampicate, funi e salti... ma ormai era fatta!!!
Sono sul sentiero finale, cerco il traguardo, cerco il mio Wolf, ululo a non finire... l'accoglienza calorosa dell'organizzazione fa da cornice al meritatissimo abbraccio per mia moglie che ha aspettato infinite ore in zona arrivo, la bacio e mi mettono la meritata medaglia di FINISHER
Ambiente incontaminato ed a tratti selvaggio, non ricordo bene dove sono passato ma le mie gambe ed il mio cuore non possono dimenticare quel viaggio assoluto ed unico!
Mancavano "ormai soli" 6km, in uno stato di euforia per la consapevolezza di essere riuscito a compiere un'impresa, l'odore della fine si sentiva ma è stato meno facile di quanto si possa pensare:
ancora un'oretta di gara tra arrampicate, funi e salti... ma ormai era fatta!!!
Sono sul sentiero finale, cerco il traguardo, cerco il mio Wolf, ululo a non finire... l'accoglienza calorosa dell'organizzazione fa da cornice al meritatissimo abbraccio per mia moglie che ha aspettato infinite ore in zona arrivo, la bacio e mi mettono la meritata medaglia di FINISHER