44' 27'' Vs 44' 16'', rispettivamente 2014 e 2015
Pochi secondi è vero ma tanto mi basta per mettere la ciliegina sulla torta ad uno splendido weekend con Ania, conclusosi appunto nello splendido scenario di Castel San Pietro Romano!
Manifestazione giunta alla sua VII Edizione e che vede poco più di 100 pazzi podisti ritrovarsi nella sperduta località fuori Roma, nella parte sud orientale, a due passi da Palestrina lungo la via Prenestina in pieno agosto.
Ricordavo la giocosa altimetria dell'anno passato e anche stavolta mi appropinquavo a cercare di godermi questi 9.100km di montagne russe Senza pretendere nulla, se non cercare di fare quanto nelle mie possibilità al momento!
Alla fine ci sono riuscito, un PB è sempre un PB e se considero quanto e come mi sto allenando in quest'ultimo mese, non posso che sorridere
Cmq gara unica, sia per la sua altimetria che località, insomma, per quanto mi riguarda una delle mie TODO.
Ps:
Poco prima della partenza incontravo il grande Franco, purtroppo solo in visita perché fermo a causa di problemi podistici noti, propri di un veterano come lui! Daje Fra'
Poco prima della partenza incontravo il grande Franco, purtroppo solo in visita perché fermo a causa di problemi podistici noti, propri di un veterano come lui! Daje Fra'
A proposito di Castel San Pietro:
Situata sul Monte Ginestro, a 763 metri sul livello del mare, a una
cinquantina di chilometri da Roma, sorge Castel San Pietro Romano.
L’amena cittadina è collocata sulla cima della vecchia acropoli di
Preneste. “Un balcone sulla Provincia di Roma” è il suo appellativo,
dovuto al panorama assai ampio, che spazia dai Monti Prenestini al
Colli Albani.
Da diversi punti è inoltre possibile ammirare suggestivi scorci della
sottostante Valle del Sacco, giungendo con lo sguardo fino ad
abbracciare i sobborghi della capitale. Il borgo è caratterizzato da
anguste stradine che portano ad antiche torri campanarie e viottoli
che si aprono su piazzette caratteristiche.
Le sue origini vanno ben oltre la storia, essendo databili addirittura
al Paleolitico superiore. Interessantissime sono le mura, cosiddette
ciclopiche o pelasgiche perché, come sostenevano gli storici
Strabone e Pausania, esse sarebbero state costruite dai ciclopi
oppure dai mitici popoli pelasgi che in epoche remote avrebbero
colonizzato questo territorio. Datate tra il VI-V secolo a.C., la loro
poderosa struttura costituiva un formidabile sistema di difesa.
Importante per la posizione strategica sommitale dalla quale si
controllavano in tutta comodità le sottostanti vie di comunicazione,
Castel San Pietro era un importante centro cultuale dove venivano
officiate le pratiche religiose dell’augurium e dell’auspicium,
cerimonie divinatorie oracolari preromane prontamente adottate dai
religiosissimi quiriti. E in effetti qui vi è la sede del santuario di
Giove, chiamato anche “Arcanus” proprio dal termine “arx”, cioè
“cima”.
Castel S. Pietro Romano prende il nome proprio dall’Apostolo Pietro
che, secondo la leggenda, venne tra queste montagne per predicare
il cristianesimo onde contrastare il culto della dea Fortuna
Primigenia, venerata da secoli nella regione. Facendo affidamento
sulle tradizioni locali, fu l’imperatore Costantino a dargli il nome di
“Castrum Sancti Petri”. Già nel 1200 i Colonna erano i feudatari del
borgo. Ma papa Bonifacio VIII, nel tentativo di contrastare il
crescente potere di questa famiglia acerrima nemica dei Caetani,
mise a ferro e fuoco l’intera zona. I Colonna sarebbero stati
reinseriti nel loro ruolo di feudatari solo nel 1303 da Benedetto IX.
Nel 1630 Francesco Colonna cedette il feudo a Carlo Barberini,
fratello di papa Urbano VIII. Nel Medio Evo fu ospite della cittadina
Jacopone da Todi, che qui compose alcune tra le sue opere più belle,
come lo “Stabat Mater”. Il frate fu imprigionato, in seguito, nella
Rocca dei Colonna, dove fu tenuto in cattività anche Corradino di
Svevia durante il suo viaggio verso Napoli, dove lo aspettava il
patibolo.
Il paese fu scelto da Vittorio De Sica per i suoi film “Pane, amore e
fantasia” e “Pane, amore e gelosia” con Gina Lollobrigida; e “I due
marescialli” con Totò. Sempre qui fu girato il film “Il Federale”, con
Ugo Tognazzi. Di estrema bellezza è la chiesa di San Pietro, il cui
altare fu adornato da Pietro da Cortona.
La chiesa, che domina la principale piazza cittadina, sorge sui resti
di una precedente costruzione romana, distrutta nell’VIII secolo. La
configurazione attuale è datata al 1732, quando per volontà di
Clemente XII, su progetto di Nicola Michetti, furono realizzati il
porticato esterno e l’apparato decorativo interno. La Valle delle
Cannuccete, area naturale protetta istituita nel 1995, occupa una
superficie di 20 ettari del territorio del comune di Castel San Pietro
Romano. Essa è un punto di ritrovo per passeggiate ed escursioni da
parte di numerose comitive del turismo domenicale.